Ciao ragazzi e bentornati in un fantastico video dove scopriremo nuove cose insieme molto interessanti, legate alle invenzioni che gli italiani hanno portato nel mondo. Infatti, gli italiani e ne sono molto orgoglioso sono molto, molto famosi e conosciuti anche per ciò che hanno inventato, ciò che non esisteva e che loro hanno creato, no? Alcune di queste idee hanno rivoluzionato la nostra storia come esseri umani, altre hanno cambiato le nostre abitudini e siamo qui oggi per scoprirne alcune insieme, quindi direi che possiamo iniziare con il video di oggi.
Ragazzi prima di iniziare ufficialmente questo video è importante che vi spieghi il significato della parola brevetto, poiché la troveremo varie volte in questo video e magari nella vostra lingua potrebbe essere una parola diversa, quindi… scopriamo insieme il significato della parola brevetto.
Un brevetto è un diritto legale che viene concesso ad un’invenzione o ad un’idea nuova, innovativa. È un modo scritto che serve a proteggere la tua invenzione dall’essere copiata o usata da altre persone senza il tuo permesso.
Per ottenere un brevetto si presenta una domanda ad autorità competenti, ed è necessario descrivere in modo dettagliato l’invenzione, illustrandone il funzionamento e dimostrando che è un’idea originale e quindi non già conosciuta.
Insomma, per dirla breve, si tratta del riconoscimento legale ed economico nei confronti degli inventori.
1) Detto ciò, ragazzi, possiamo passare alla prima invenzione di oggi che è LA PILA ELETTRICA di Alessandro Volta nel 1799. Il suo brevetto illustrava come costruire il primo generatore statico di elettricità. Grazie alla sua invenzione, l’italiano fu premiato con una medaglia d’oro da Napoleone Bonaparte.
2) La seconda invenzione è IL TELEFONO di Antonio Meucci nel 1871. Nel 1837 vide la luce un oggetto di uso mediatico, il telegrafo, precursore del telefono. Antonio Meucci scoprì la trasmissione della voce per via elettrica. Inizialmente diede alla sua creazione il nome di telegrafo parlante, e successivamente di telettrofono. Di seguito, nel 1871, Antonio Meucci aveva depositato un brevetto temporaneo, ma non potendolo rinnovare Alexander Graham Bell fu erroneamente considerato l’inventore per decenni, tuttavia il Congresso degli Stati Uniti ha stabilito nel 2002 che questa invenzione è da attribuire ad Antonio Meucci, proprio per via di quel famoso brevetto, quello legato al telettrofono.
3) Passiamo ora alla RADIO di Guglielmo Marconi nel 1896. Nel 1894 l’inventore bolognese Guglielmo Marconi, premendo un trasmettitore a distanza, riuscì a far suonare un campanello. In questo modo nasceva un sistema di comunicazione a distanza via onde radio, anche se la prima vera e propria radio comparirà solo qualche anno dopo. Infatti il suo brevetto per la radio risale al 1896, che consisteva in un sistema dedicato solo alla telegrafia senza fili e che qualche anno dopo venne applicato per produrre la prima radio. Grazie alla sua invenzione, nel 1909, Marconi riceve il premio Nobel per la fisica.
4) Passiamo ora alla VESPA di Corradino D’Ascanio per Piaggio nel 1946. Si tratta del primo scooter, un nuovo mezzo di trasporto che si afferma in poco tempo in tutto il mondo e verrà celebrato su strada e sugli schermi cinematografici, cambiando per sempre gli usi e i costumi nazionali. Ad esempio è possibile notare Audrey Hepburn con la Vespa anche nel celebre film Vacanze Romane. Nel 1946 Corradino D’Ascanio espone il suo brevetto per l’azienda Piaggio, proprio relativo a questa invenzione così nota. Una curiosità interessante è che l’origine del nome Vespa che vedendo il prototipo esclamò: «Sembra una vespa!» Per via del suono del motore e delle forme della carrozzeria, che proprio vista dall’alto la rendono molto simile all’insetto.
5) L’invenzione numero cinque è IL TORCHIO TIPOGRAFICO, ovvero anche conosciuta come la stampante. Fu Leonardo da Vinci tra il ’400 e il ’500. Traendo spunto dalla stampa a caratteri mobili ideata pochi decenni prima da Gutenberg, Leonardo da Vinci avviò i suoi studi per migliorare questa grande scoperta. L’intento di Leonardo era quello di rendere automatico il meccanismo di stampa, un’idea che portò oggi all’invenzione che noi comunemente chiamiamo stampante. L’invenzione derivava dalla necessità di accelerare il processo di stampa, in modo tale da incrementare la produzione di libri che nel periodo rinascimentale favorivano la diffusione della cultura e del sapere scientifico, che stava molto a cuore a Leonardo. Sono veramente tantissime le invenzioni che hanno portato a noi la mente strabiliante di Leonardo da Vinci. Infatti ti ricordo anche che puoi trovare in descrizione in regalo un PDF su Leonardo da Vinci connesso a un documentario che abbiamo messo gratuitamente per tutti su YouTube. Questo mini documentario l’abbiamo creato per Italiano Per La Vita e abbiamo deciso di regalarlo a tutti pubblicamente, perché è un personaggio che amiamo e volevamo farvi assaggiare, no? Anche le risorse che potete trovare in Italiano Per La Vita e ci tengo a dire che Leonardo è veramente una figura pazzesca come tutti sapete ma… vi consiglio molto se andate a Firenze di passare dal museo dove potete vedere le sue invenzioni e toccarle con mano. C’è un museo interattivo delle sue invenzioni e praticamente si può camminare con delle manovelle facendo funzionare tutti i processi che lui ha pensato, no? Dalle… dalle cose più complesse, alle macchine da guerra, ai meccanismi per volare… è veramente strabiliante. Quindi se passate da Firenze, mi raccomando, fate un salto in quel museo e se ancora non siete a Firenze potete godervi Leonardo attraverso il documentario che trovate in descrizione con il PDF e audio in regalo, ok? Quindi mi raccomando, se non l’avete ancora visto, guardatelo. Per chi invece di voi ragazzi è già in Italiano Per La Vita, trovate il documentario con già tutto il PDF, il quiz, l’audio all’interno della piattaforma, quindi andate sulla piattaforma, scrivete «Leonardo da Vinci» e poi vi consiglio di guardare anche Michelangelo, Giuseppe Verdi e gli altri personaggi che abbiamo scoperto insieme.
6) Prossima invenzione di oggi ragazzi è la Moka, LA MOKA di Alfonso Bialetti del 1933. Anche questa invenzione italiana ha origini piemontesi e ha salvato nel corso degli anni milioni di lavoratori assonnati, incluso me. L’invenzione della moka infatti ha rivoluzionato il modo e il rituale in cui il caffè viene preparato, trasformando una semplice bevanda in un momento di condivisione, in un momento di magia, io lo definirei. L’idea della moka nasce dalla mente di Alfonso Bialetti, come stavamo dicendo, mentre osservava la lavatrice a vapore della moglie. Nota infatti che l’acqua riscaldata nella parte inferiore della macchina sale attraverso un tubo centrale e si diffonde nei panni. Questo meccanismo pensate lo ispira a creare una caffettiera basata sullo stesso principio. Infatti nel 1933 mette in produzione la moka express, che utilizza la pressione del vapore per spingere l’acqua calda attraverso il caffè macinato. Ai tempi non ebbe molto successo, ma egli si può considerare il primo inventore della moka.
7) La prossima invenzione è IL POLIPROPILENE ISOTATTICO, la plastica di Giulio Natta nel 1954. Non fatevi complicare dal nome complicato, poiché appunto durante questa piccola spiegazione la chiameremo plastica. Ebbene sì, l’invenzione di questo materiale, divenuto uno dei più grandi successi scientifici e industriali della chimica di ogni tempo si deve all’italiano Giulio Natta, che la brevettò proprio nel 1954. A seguito di questa invenzione Giulio Natta ottenne il premio Nobel per la chimica nel 1963.
8) Prossima e penultima invenzione è IL PRIMO MICROPROCESSORE, il microchip di Federico Faggin. Questo all’inizio degli anni ’70 nel 1971. Questa è un’invenzione fondamentale per l’elettronica moderna. Fu realizzata attraverso gli studi precisi del fisico vicentino Federico Faggin che si trasferì in America negli anni ’70 e fu assunto dall’azienda Intel. Nel 1971 fu capo progetto dello sviluppo di Intel 4004, il primo microprocessore al mondo. Si può quindi affermare che il padre del microchip sia proprio Federico Faggin.
9) Concludiamo ora ragazzi con la musica, quindi passiamo al PIANOFORTE riconosciuto al padovano Bartolomeo Cristofori. Sulla data esatta dell’invenzione c’è un po’ di incertezza, ma quello che è certo è che Bartolomeo Cristofori è l’inventore di questo strumento meraviglioso. Infatti, questo grande inventore italiano approdò alla corte fiorentina di Cosimo de’ Medici a partire dal 1698. In questi anni perfezionò l’invenzione di un gravicembalo col piano e forte, chiamato verso la fine del ’700 con il nome pianoforte o anche fortepiano e questo lo si può notare proprio nelle varie locandine o di altri grandi compositori dell’epoca. Si trattava appunto di uno strumento musicale dotato di martelletti che attivati dalla pressione dei tasti percuotevano delle corde per produrre dei suoni.
Ecco ragazzi, prima di salutarci, vi ricordo quindi in descrizione di scaricare il PDF e audio che accompagnano il documentario di Leonardo da Vinci. Quindi il mio consiglio è di guardare più volte il documentario di Leonardo da Vinci, scaricare l’audio e il PDF così da anche seguire il testo, ascoltare l’audio più volte, assorbire tanti vocaboli, mentre sentite una grande ispirazione per ciò che da Vinci ha fatto e magari questo porta un po’ di curiosità aggiuntiva alla vostra vita per cercare di anche voi continuare a scoprire cose nuove e chissà, magari inventare anche qualcosa di vostro, perché magari come Bialetti starete guardando vostra moglie che fa una lavatrice e voi penserete: «Mhmm potrei creare qualcosa che fa uscire il caffè nello stesso modo». Non si sa mai, quindi… questa è una cosa molto probabile.
Io ragazzi vi saluto, ci vediamo nel prossimo video e vi aspetto anche per la riapertura delle iscrizioni di Italiano Per La Vita a gennaio. Come sapete apriamo le iscrizioni poche volte l’anno e quindi non vediamo l’ora di accogliervi nuovamente a gennaio all’interno della piattaforma. Io vi mando un grande abbraccio e ci vediamo nel prossimo video.