Perché Io e Giulia Amiamo Imparare Lingue Straniere?


TRASCRIZIONE:

Pronti, partenza, via ragazzi! Oggi abbiamo una invitata speciale che ormai conoscerete, è la grandissima Giulia. – Ciao Giulia. – Ciao ragazzi, ciao Albi. Buongiorno, come stai? – Bene, sto bene oggi, grazie. – Bene, mi fa piacere. Stare bene è importante. Se non hai… questa cosa di stare bene poi… – non stai bene, quindi… – Eh no, sicuramente è così. direi che è importante. Come sapete Giulia è una poliglotta anche, quindi l’argomento di oggi è qualcosa che ci sta molto a cuore e riguarda le lingue straniere, come hanno cambiato la nostra vita, come possono cambiare anche la tua, perché hanno cambiato il nostro modo di vedere il mondo in generale e un po’ tutto l’impatto che ha avuto questo. Quindi, come sarà strutturato il video? Io farò delle domande a Giulia legate all’apprendimento di lingue straniere. In questo modo potrete ovviamente voi che state imparando l’italiano imparare nuovi vocaboli, sentirci che parliamo naturalmente e allo stesso tempo avere delle informazioni utili per migliorare il vostro apprendimento non solo dell’italiano, ma anche di altre lingue. – Quindi se Giulia è pronta...

– Prontissima! Vai! – possiamo iniziare.

– E non conosco le domande, eh! – Quindi è tutto improvvisatissimo. – Ecco, giusto, giusto. Improvvisatissimo, anche perché Giulia – ha sbirciato le domande… – Non mi hai lasciato sbirciare. Non l’ho lasciata, le ha sbirciate velocemente e io le cambierò a sorpresa adesso. Quindi la leggo e ne faccio un’altra. – Pronta? – Pronta, vai!

Ok, allora… prima cosa che voglio chiedere a Giulia è, quando hai scoperto le lingue straniere? Quando? Quand’è il momento che ti ricordi: «Ho scoperto…» Ovviamente, eliminando il fatto di… della scuola da bambina all’inizio, ma quando hai scoperto le lingue straniere davvero? In realtà, allora non ricordo un momento preciso, però come ho già detto in altri… anche forse in un altro video nella mia regione c’è una parte della mia regione dove si parla anche il tedesco e molte persone sono bilingue e quindi è una cosa con cui ho sempre un po’… un po’ vissuto, no? Perché tante volte si andava fuori dalla città, che la mia città è Trento, dove le persone non sono bilingue ma andando un pochino più a Nord si sente il tedesco e quindi… c’è sempre stato un po’ questo interesse di cercare di farsi capire e sentivo le persone molto vicine alla mia città parlare un’altra lingua e ha sempre un po’ chiamato il mio… svegliato un po’ il mio interesse questa cosa. – Ok, quindi… – Sì, da piccola, da piccola. Il fatto di essere nata a Trento… – quindi ti ha portato già da piccola… – Sì, sì. Questo è molto curioso e interessante perché io diciamo invidio spesso chi nasce ai confini con i Paesi in Europa, perché a volte uno si trova magari tra tre Paesi e parte… inizia la vita già con tre lingue, no? Con l’esposizione a tre lingue e quello è sempre interessante. Ma detto ciò, passiamo alla prossima domanda. Vediamo. 

Questa domanda è bella secondo me e voglio chiederti, perché ami imparare le lingue? Cioè, qual è il motivo? Cosa ti danno? Perché hai diciamo scelto questo? Ok, allora io direi che… inizialmente era un po’ curiosità, ma dopo mi sono resa conto che le lingue sono molto utili quando si viaggia e a me piace tanto viaggiare e magari ok adesso viaggio… faccio viaggi molto più lunghi ma già quando ero piccolina con i miei genitori vedevo che era difficile comunicare e quindi mi è sempre un po’ interessato… cercare di imparare un’altra lingua per poter parlare con le persone del posto e scoprire più cose sulla cultura, perché quando parli la lingua dell’altro Paese ovviamente riesci a conoscere di più le persone e non c’è questa barriera, no? Che altrimenti io penso che sia complicato riuscire a capire davvero tradizioni… riuscire a capirsi e… e quindi credo che questa sia la motivazione principale e è una cosa che mi ha sempre appassionata. Perfetto, quindi rompere le barriere… – con altri popoli, culture, persone. – Sì. E anche per me questa è una delle motivazioni fondamentali perché quando capisci che senza una lingua a volte non avresti potuto parlare con una persona, questo ti dà una prospettiva totalmente diversa delle cose. Non è più una cosa che dici: «Sarebbe carino fare…» ma se sei interessato a una cultura o a un Paese o a delle cose legate a una lingua in particolare, capisci che senza quella lingua non avresti mai accesso a delle informazioni che sono disponibili solo in quella lingua o a delle esperienze che sono… che hai modo di scoprire solo attraverso l’esperienza della persona in quella lingua… perché in ogni Paese ci sono persone che non impareranno mai una seconda lingua e quindi… chi ha questa voglia, no? Di imparare una nuova lingua può rompere veramente barriere come ha detto Giu e c’è una soddisfazione enorme in questo, senza contare il fatto che e penso che Giulia concordi ti rompe un’infinità di pregiudizi. Anche, certo, sì, sì, sì. A volte pensiamo magari qualcosa, sentiamo parlare di un Paese, di alcune culture, e poi ci rendiamo conto che andando nel posto e riuscendo a parlare con le persone non è proprio così, no? Come pensiamo. – Anzi a volte è l’opposto. – È l’opposto. A volte è l’opposto e questo ci fa capire, imparando lingue, uno quanto è importante questa cosa di… più persone possibile imparare lingue e secondo quanto è rischioso non farlo, perché uno vive solo nel proprio mondo e pensa di avere ragione, che la propria cultura è la migliore, che le proprie abitudini sono le migliori… quello causa molto più facilmente incomprensioni tra Paesi, guerre e tutto quanto. Quindi… cioè, il ruolo delle lingue secondo me è molto più grande di quello che si immagina nel rendere il mondo un posto migliore, quindi… è anche per quello forse che siamo ancora qui a… dopo dieci anni entrambi a fare cose legate all’apprendimento e insegnamento delle lingue. Detto ciò, prossima domanda per Giulia. – Adesso sbircio io. – Sentiamo. 

Ok, una cosa che può essere utile anche a voi, essendo che Giulia ha imparato varie lingue, cosa ami fare quando impari una nuova lingua? Quindi mettiamo il caso che tu stessi ora scegliendo una nuova lingua da imparare, quale sarebbe il tuo approccio e cosa faresti? Un po’ con tutto quello che sai ora, dopo tanti anni di esposizione a diversi metodi. Ok, allora io come tanti penso ho cominciato un po’ sbagliando con l’apprendimento, ho iniziato come sempre con la scuola, però è vero, è la solita storia, mi sono un po’ resa conto che era molto lento l’apprendimento. Non mi piaceva tanto forse il percorso, no? E quindi adesso quello che io faccio quando imparo una lingua per piacere, perché adesso è solo per… sono lingue che piacciono a me, che mi interessano per la cultura… è cominciare a immergermi un po’ nella lingua e quindi tutto quello che mi piace fare… magari ascoltare musica, ascolto nella lingua che sto studiando e magari accompagnandomi… leggendo i testi delle canzoni. Se posso già che ho un livello un pochino più alto cerco di leggere libri o brevi storie, mi piace ascoltare tanto, la tipica cosa del metodo naturale, però è una cosa facile da fare perché effettivamente si può fare sempre. Tu stai facendo qualcos’altro durante la giornata e ascolti una notizia, ascolti una storia, ascolti un podcast… e quindi tutte queste cose e ovviamente, per chi ha la possibilità, fare un piccolo viaggio, una piccola immersione nel Paese, che non è sempre possibile ovviamente, però sono cose che aiutano… magari da fare più avanti come motivazione, per rendersi conto che sì, si riesce a comunicare con le persone, si può… appunto ci si può arrangiare un po’ nel Paese. Fantastico, fantastico. E ragazzi… è sempre impressionante per me – sentire la rapidità con cui Giulia comunica. – Troppo forse! – E fateci sapere… – Scusate. No Giu, perché… Ragazzi facciamo così, io oggi non dirò a Giulia di rallentare, perché so che molti di voi hanno già un livello… più che principianti, siete verso l’intermedio, intermedio basso, intermedio alto… questa può essere un’ottima sfida per vedere come in realtà molti italiani parlano, quindi Giulia non è un caso strano. Tende a essere, non voglio spaventarvi… tende a essere un’italiana che parla rapidamente, ma non… non esclusivamente, assolutamente. Sono tantissimi gli italiani che parlano molto velocemente. Io anzi sarei così, forse anche peggio, cerco perché ho l’abitudine appunto per aiutare la vostra comprensione in questa fase ho l’abitudine di temporeggiare un po’ di più, ma è un’ottima sfida per voi oggi ascoltare Giulia, avete i sottotitoli e poi fatemi sapere nei commenti anche diciamo, se è stato difficile, oppure se già riuscite a capirla bene, anche perché Giulia ormai è una voce conosciuta per voi, dopo i video degli ultimi mesi dove è stata presente già, avete avuto modo di ascoltarla. Chi di voi è in Italiano Per La Vita già l’ha sentita anche in altri posti, quindi insomma… continua pure così, Giu. – E… – Ok, grazie, vado! passiamo alla prossima domanda. Ah e ovviamente, riguardo alla risposta che ha dato Giulia, non c’è bisogno che aggiunga nulla, la penso allo stesso modo e quindi non aggiungo altro. 

Adesso Giu ti voglio chiedere, cosa pensi di chi impara una lingua straniera? Tipo, una persona che vedi che sta imparando una lingua straniera, cosa pensi di questa persona? Allora… io penso che sia una persona da ammirare, perché non tutti hanno quella motivazione o la voglia di cominciare un percorso così, di iniziare una lingua straniera e ammiro le persone che rimangono motivate con il tempo, che iniziano e cercano di andare avanti fino alla fine. Quindi non è una cosa che si può fare in un giorno o in una settimana. Ovviamente una persona che inizia a studiare una lingua sa dall’inizio se è motivata ed è seria nell’apprendimento, che ci vorrà del tempo e che è una decisione che si fa insomma e porta via del tempo questa cosa. E quindi sicuramente ammirazione e penso anche che persone che iniziano a studiare una lingua normalmente abbiano una mente abbastanza aperta, perché sono appunto di solito interessate anche alla cultura del Paese. Io credo che se una persona inizia a studiare una lingua da sola senza un motivo particolare e ha la passione per questa lingua, normalmente è anche interessata alla cultura e ci sono altre cose che la motivano. Magari ha degli amici nel Paese, conosce qualcuno, vuole viaggiare in quel Paese e quindi di solito è una persona che ha voglia di scoprire culture diverse e è aperta mentalmente. – Quindi questo penso di solito delle persone.

– Concordo. Concordo Giu quindi non aggiungo altro anche qui, perché penso esattamente queste due cose e aggiungo proprio l’ammirazione connessa a… diciamo questa parte del già sapere che se uno sta imparando un’altra lingua è praticamente… già so che è una persona comunque non totalmente egocentrica tendenzialmente perché sta già mostrando l’interesse verso un’altra cultura e devi essere umile per dire: «Io mi metto a imparare una nuova lingua che non è la mia lingua madre per…» È un grande segno di rispetto verso un’altra cultura, quindi per me questa è una cosa… molto importante. Ragazzi, prima di procedere alla prossima domanda, vi ricordo che in descrizione avete Le 7 Regole, ok? Per capire come usare questi video e tutto quanto… specialmente importante legata all’apprendimento delle lingue sono la ripetizione, quello che stava dicendo prima Giulia legato all’immersione. Come farla? Perché? Perché funziona? Il non stressarvi, il ruolo della grammatica e diciamo tutte queste cose le spieghiamo nelle 7 Regole di Italiano Automatico. Trovate in descrizione un mini corso gratuito dove avete un video il PDF con la trascrizione e l’audio, quindi mi raccomando ragazzi fatele più volte, lo dico sempre, ma lo dirò per sempre perché quella è la chiave per capire e comprendere come approcciare tutto quanto e poi da lì potete gestirvi al meglio. Ma detto ciò, proseguiamo con la prossima domanda per la mitica, fantastica, incredibile… Julia, come mi piace chiamarla, perché ha vissuto tanto in Spagna, quindi… Eh, ogni giorno con un nome diverso. Vabbè, una pronuncia del nome diverso. Per me è Giu, Giulia e Julia. – Ok, ok. – Per ora siamo a questo, sì. – Sì, sì, sì, ci siamo. – Va bene. 

Prossima domanda… – Senza sbirciare Giu, eh! – Non guardo. Quanto tempo al giorno studiavi quando imparavi le lingue? Quanto dedicavi alle lingue? E allora, qual è stato il momento in cui dedicavi più tempo? E qual è il momento in cui hai dedicato meno tempo? – Così ci fai capire un po’ il tuo storico. – Allora, allora, vediamo un po’… più tempo in realtà durante il periodo del liceo più o meno, quindi direi che… verso i 16, 17, 18 anni ho dedicato tanto tempo alle lingue. Non so dire quanto tempo al giorno, perché non lo contavo. Cioè, era un passatempo che avevo e quindi ricordo per esempio con l’inglese che avevo comprato magari… compravo dei libri e mi piaceva sottolineare magari delle espressioni che trovavo, le cercavo e mi mettevo davvero tutto il pomeriggio a fare questa cosa e poi ascoltando cose, canzoni, quindi… parlavo con le persone e non saprei dire quanto tempo ma… – Ore e ore… – molto… quando non avevo da studiare per la scuola facevo queste cose come passatempo, totalmente. Sì e meno tempo direi che… forse quando ho iniziato l’università che… ho avuto un po’ meno tempo, ma ho sempre cercato di dedicare, lì sì magari cercavo di dedicare un’ora, due ore al giorno allo studio della lingua e non avevo più questa… tutto questo tempo per stare magari tutto il pomeriggio, però ho sempre cercato di farlo, sì. Ok. Curioso il fatto che… anch’io verso i 16, 17, 18, 19 anni era la fase in cui dedicavo di più e forse è anche connesso a… al momento in cui hai meno responsabilità dirette – magari di gestione di varie cose, eccetera… – Sì. e quindi anch’io totalmente il tempo libero era – totalmente legato alle lingue. – Sì. – Mi manca un po’, ti dico la verità. – Eh, sì, sì. – Erano bei tempi quando… – Effettivamente… potevi metterti lì… dici: «Cosa faccio adesso?» E ti prendevi… io addirittura stavo provando a imparare sei lingue a un certo punto allo stesso momento. – Sì, sì, sì. Quindi, insomma… però penso che in futuro magari cioè almeno io, io ho questa cosa nella mia testa che quando… – Di voler continuare, sì. in una seconda fase della mia vita ritornerò ad avere una fase così. – Anche a me piacerebbe, sì. – Mi piacerebbe tanto. E ok, allora… prossima domanda per Giulia. Allora, sfruttiamo un po’ il sapere di Giulia, adesso le chiedo che consiglio principale… noi diamo sempre consigli legati alle lingue, ma adesso ti chiedo… dopo che hai dato lezione, veramente… Giu ha dato lezioni di gruppo a più… di gruppo e anche singole a più di… più di 5.000 ore, cioè veramente una roba impressionante, più di 6.000 ormai saranno. Quindi ha un bagaglio di aiutare persone direttamente enorme. 

Ti chiedo Giu, se potessi dire una cosa a chi sta imparando l’italiano, quale sarebbe? Ok. Un consiglio che gli garantirà di prima o poi parlarlo benissimo, qual è il consiglio? Uno. La cosa più importante tra tutto. – Pensaci pure. – Allora, allora, un attimo. Io direi… beh, la motivazione è importante, deve sempre esserci, quindi la costanza e la motivazione. Costanza perché molte persone cominciano e poi magari dopo un mese, due settimane… mollano tutto. La costanza è importantissima e continuare ad essere motivati e è una cosa che diciamo sempre penso in tutte le volte ma… cercare di non avere paura di sbagliare e di parlare. Questa è la cosa super principale, perché tante persone mollano per questo e lo diciamo sempre che è normale davvero avere paura all’inizio, sentirsi un po’… si esce un po’ dalla zona di comfort, no? Quando si impara una lingua straniera, quindi è normale avere quell’ansia un po’ di parlare in un’altra lingua, non essere sicuri e abbiamo credo… anche tu Albi probabilmente molta esperienza con questa cosa, io lo ricordo molto col portoghese per esempio, all’inizio ero molto impaurita, non volevo mai parlare, però con la costanza e la motivazione quando ho provato finalmente anche grazie ad amici che mi hanno un po’ stimolato a parlare ho visto che non era niente se sbagliavo… Ok, no? Dopo imparavo e qualche volta, qualche… un po’ di giorni dopo riuscivo a ricordare la parola che avevo sbagliato. Quindi, è la cosa principale questa. Fantastico, no, mi piace… perché ragazzi… per ogni cosa, ci sono migliaia di modi per fare qualsiasi cosa, però queste due cose che ha detto Giu valgono per qualsiasi cosa appunto, che sono… principalmente la costanza, hai assolutamente ragione perché se hai la costanza vuol dire che sai che inizi una cosa e tu farai un po’ ogni giorno fino a migliorare. Non è possibile non migliorare se ogni giorno stai cercando di attivamente migliorare un’abilità, che sia suonare il pianoforte, che sia… imparare una lingua, che sia migliorare il tuo fisico, migliorare come marito o moglie, migliorare in qualsiasi... come padre… cioè, insomma, è una cosa garantita, ma senza la costanza questa garanzia… non importa il metodo naturale, non importa il metodo magico, non importa… non importa il metodo, non hai la garanzia di arrivare al risultato. Quindi mi piace che Giu senza… diciamo, senza suggerimenti… gliel’ho chiesto senza dirle nulla, ma era la cosa che io pensavo nella mia testa e abbiamo pensato la stessa cosa, che è la costanza e mi piace anche l’aggiunta del… invece che non aver paura di fare errori quello che hai aggiunto dopo, sapere che ti sentirai appunto… cioè la sentirai, perché non averla è impossibile. Sapere che ci sarà quella paura di fare errori, quindi saperlo già, per la maggior parte delle persone, che è normale e quindi non farti fermare alla paura di fare errori. Forse più ansia che paura, magari proprio paura è un po’… – però insomma quell’ansia iniziale di… – Sì, quello sconforto diciamo… Vabbè in inglese direbbero che quando parli all’inizio è uncomfortable, quindi non è confortevole. In italiano non abbiamo una traduzione letterale in italiano. – Esatto, non c’è, sì… Non è una cosa comoda, non è una cosa piacevole. È un misto di queste… – Non ti senti bene magari tanto… – Non ti senti bene. – non ti senti nella tua zona di comfort. Eh, non ti senti nella tua zona di comfort, quindi queste due cose fondamentali.

E per chiudere ragazzi chiedo a Giulia quali lingue nel cassetto hai da imparare come prossime nella tua lista? Mamma mia, sono tantissime… non ce la farò mai. Allora no, non le elenco tutte perché sono troppe ma… la prossima che devo riprendere, anzi quasi riiniziare è il farsi, la lingua dell’Iran, quindi… è una lingua che anche lì… mi piace, suona bene, mi interessa e mi sembra l’Iran un Paese molto interessante, quindi vorrei imparare bene quella lingua, è la prossima sicuramente. Fantastico, poi dopo? Allora, il rumeno mi sembra interessante devo dire, è una lingua che si sente tanto in Italia, perché ci sono molti rumeni, quindi… – Anche in Spagna, neh? – Anche in Spagna ci sono e mi sembra una lingua carina da ascoltare, non capisco molto ma… sì, è una lingua che mi sembra interessante. Concordo Giu e ti dico, riguardo al rumeno, mi è piaciuto molto impararlo quando ascoltavo le canzoni anche, eccetera… e soprattutto avendo le lingue latine già tu portoghese, spagnolo e italiano sarà molto facile impararlo, quindi puoi aggiungere una lingua alla tua vita nell’arco di un anno, due anni hai… certo, non livello madrelingua, nemmeno io, ma… ma avrai modo di poi comunicare veramente – Comunicare… – in tanti modi, quindi vale la pena. – Sì. 

Ok ragazzi allora, io ringrazio Giulia per la sua presenza oggi e vi mando un abbraccione e chiedo a Giulia se vuole salutarvi e dirvi qualcosa… Certo, allora grazie mille Albi, che è sempre interessante parlare di lingue, mi piace un sacco e ci vediamo alla prossima. Alla prossima ragazzi, fateci sapere nei commenti com’è andata… com’è andato l’ascolto e la comprensione, ok? – Ciao a tutti. – Ciao, ciao, ciao!

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