Come Scusarsi In Italiano: 7 Alternative Per Parlare Come Un Nativo
TRASCRIZIONE:
Ciao carissimi e bentornati per un nuovo contenuto in italiano che scopriremo insieme per aiutarti a continuare a sviluppare la lingua, no?
Siamo qua per questo, ma anche per imparare sempre cose nuove. Quindi attraverso questi modi di scusarsi che vedrai oggi, potrai anche capire sempre un po' meglio la cultura italiana, ok? Quindi è importante quando impariamo una nuova lingua, di ricordarci che attraverso la lingua non stiamo solo imparando la lingua in sé, ma anche il modo di esprimersi delle persone che vivono in quel Paese, e spesso dietro a una parola, dietro al modo in cui è costruita una frase, dietro al modo di esprimersi quindi, c'è tanta cultura. Ti fa capire l'atteggiamento delle persone.
Sto dicendo questo perché specialmente imparando lingue come il giapponese, che sto imparando in questo momento, mi ricordo sempre di più di quanto la lingua è connessa alla cultura e ti fa capire tantissimo.
Ma detto ciò, iniziamo con l'argomento di oggi, perché oggi parliamo di un aspetto fondamentale della comunicazione, ovvero le scuse.
In italiano dire semplicemente “scusa” o “mi dispiace”, va bene, ma ci sono molte altre espressioni che ti faranno suonare ancora più naturale e spontaneo. Scopriamo quindi insieme sette alternative per scusarsi come un vero madrelingua.
Inoltre, ragazzi potete trovare qui sotto in descrizione un PDF che riassume in maniera completa e originale tutto ciò che vedremo oggi, in modo da poterlo ripassare poi quando vuoi in qualsiasi momento, quindi approfitta anche del regalo. Puoi scaricarlo gratuitamente, come dico sempre, altrimenti non sarebbe un regalo, quindi goditelo e iniziamo con l'argomento di oggi.
Come abbiamo detto, ci sono tanti modi di scusarsi e dipendono da vari fattori. Per esempio, dal contesto in generale, da quello che abbiamo fatto, di sbagliato e dalla persona con cui stiamo parlando.
1) Partiamo quindi dal numero uno. PERDONAMI, TI CHIEDO PERDONO o in modo formale Mi perdoni, le chiedo perdono. Mi perdoni, le chiedo perdono. Queste sono perfette sia per piccole cose, quindi non troppo gravi, ad esempio se hai rotto un bicchiere, sia per qualcosa di leggermente più grave. Ad esempio, se hai dimenticato di avvertire qualcuno che sei in ritardo per un appuntamento. Questa espressione è più intensa rispetto al semplice “scusa” ed è usata quando vogliamo un perdono più sentito, quindi più emotivo e profondo. Spesso scuse come “perdonami”, “scusami” o "mi dispiace” possono essere anche seguite da un “non volevo”. “Non volevo”, che indica che una determinata azione non è stata fatta con una cattiva intenzione.
Per esempio:
Luca, perdonami, non volevo offenderti. Luca, perdonami, non volevo offenderti.
Ti chiedo perdono, mi sono dimenticato di chiamarti ieri sera. Ti chiedo perdono, mi sono dimenticato di chiamarti ieri sera.
Mi perdoni dottore, non sono riuscito a rispettare l'orario dell'appuntamento. Mi perdoni dottore, non sono riuscito a rispettare l'orario dell'appuntamento.
2) Passiamo ora al prossimo. È COLPA MIA. È TUTTA COLPA MIA. È colpa mia. È tutta colpa mia. Questa espressione non serve solo a scusarsi, ma anche a dimostrare una certa maturità. In questo modo, infatti, fai capire all'altra persona che sei consapevole dei tuoi errori e che non puoi incolpare nessun altro. D'altronde, riconoscere che abbiamo sbagliato è il primo passo per farsi perdonare.
È tutta colpa mia, avrei dovuto ascoltare il tuo consiglio. È tutta colpa mia, avrei dovuto ascoltare il tuo consiglio.
Scusa, è colpa mia, ho dimenticato di rispondere al tuo messaggio. Scusa, è colpa mia, ho dimenticato di rispondere al tuo messaggio.
Ammetto che è colpa mia se abbiamo perso il treno. Sono stato troppo lento a prepararmi. Ammetto che è colpa mia se abbiamo perso il treno. Sono stato troppo lento a prepararmi.
3) Ok, ragazzi, questa era la seconda, passiamo adesso alla terza. Molto, molto utile, molto, molto usata. TI GARANTISCO CHE NON SI RIPETERÀ. TI PROMETTO CHE NON SI RIPETERÀ. Ti garantisco che non succederà più. Ti prometto che non succederà più. Passiamo alla versione formale. Le garantisco che non si ripeterà. Le prometto che non si ripeterà. Le garantisco che non succederà più. Le prometto che non succederà più.
Queste sono delle ottime alternative per scusarsi. L'unico problema è che funziona solo se hai una buona reputazione. Infatti, se sei solito non mantenere le promesse, ovvero dire che farai qualcosa ma poi non lo fai, allora forse meglio evitare questo modo di scusarsi perché questo sarebbe il peggiore, ok? Se invece sei uno di parola che mantiene le promesse, questo è un ottimo modo per scusarsi.
Ti prometto che non arriverò più in ritardo. Ti prometto che non arriverò più in ritardo.
Le garantisco che non si ripeterà. La prossima volta, controllerò meglio il lavoro prima di inviarlo. Le garantisco che non si ripeterà. La prossima volta, controllerò meglio il lavoro prima di inviarlo.
Ti prometto che non succederà più. La prossima volta starò più attento. Ti prometto che non succederà più. La prossima volta starò più attento.
4) Passiamo adesso alla numero quattro. RICONOSCO DI AVER ESAGERATO. Riconosco di aver esagerato. Riconosco di aver reagito male. Riconosco di aver reagito male. Anche queste espressioni, ragazzi, dimostrano invece maturità e consapevolezza, non sono usatissimie perché sono più, diciamo… Raffinate, raffinate, questa è la parola giusta. Questo è veramente un modo raffinato di scusarsi, tipo se io dico: “Ragazzi, riconosco di aver reagito male” o “Ragazzi, riconosco di aver agito male” oppure “Riconosco di aver esagerato” è un modo bellissimo di scusarsi, forse per questo poco usato.
Vediamo qualche esempio.
Riconosco di aver esagerato ieri sera, ero troppo nervoso. Riconosco di aver esagerato ieri sera, ero troppo nervoso.
Mi dispiace, riconosco di aver reagito male alla notizia. Mi dispiace, riconosco di aver reagito male alla notizia.
Hai ragione, ho esagerato. Ti chiedo scusa. Hai ragione, ho esagerato, ti chiedo scusa.
5) Passiamo alla prossima che è… SONO MORTIFICATO O SONO MORTIFICATA, SONO AMAREGGIATO O SONO AMAREGGIATA PER L'ACCADUTO. Quindi sono mortificato per l'accaduto, sono amareggiato per l'accaduto. Questi sono aggettivi molto forti che esprimono profonda tristezza, dispiacere e rammarico per ciò che è accaduto. Usarli implica un livello più alto di empatia e coinvolgimento emotivo rispetto a un semplice “scusa” o “mi dispiace”. “Mortificato” o “mortificata” indica, infatti, un forte senso di vergogna. Sei veramente dispiaciuto per l'errore che hai commesso, per la cosa che hai sbagliato o per quello che hai fatto. C’è, quindi, anche un grande senso di pentimento. Vuoi mostrare che sei pentito, come se sentissimo davvero il peso della nostra azione. “Amareggiato”, “amareggiata” sottolinea, invece, il nostro stato d'animo, uno stato d'animo che ti lascia appunto amaro. Amaro è il contrario di dolce. Quindi sei amareggiato, sei… “Ah, sono mortificato, sono amareggiato per quello che è successo”. Quindi con uno stato d'animo negativo e dispiaciuto per le conseguenze. Quindi, queste espressioni, come avrai capito, sono adatte in situazioni un po' più gravi, ok? Ma molto, molto usate. Le sentirete spesso. Vogliamo quindi trasmettere in modo sincero sensi di colpa e sensi di rimorso.
Vediamo qualche esempio.
Sono mortificato per il mio comportamento di ieri. Sono mortificato per il mio comportamento di ieri.
Sono amareggiato per quello che è successo tra noi. Sono amareggiato per quello che è successo tra noi.
Sono veramente mortificato per l'accaduto, ma credimi, non volevo ferirti. Sono veramente mortificato per l'accaduto, ma credimi, non volevo ferirti.
6) Ok ragazzi, passiamo alla numero sei. E, ragazzi, se mi sentivate che non ero totalmente mortificato nella frase, è perché mi stava venendo da ridere, perché Bettina… Bettina è la nostra cagnolina, è giù sotto e dal nulla sta facendo… Sta cominciando ad abbaiare. Ma sapete quando il cane abbaia e lascia un colpo tipo “wuf” e poi smette. Quindi non so mai quando arriva questo “wuf” e quindi, pensando a questo, mi stava venendo da ridere. Però… Non potete ridere se state dicendo la frase: “Sono mortificato”, se no nessuno vi crede, ok? Quindi dovete essere: “Sono davvero mortificato!”, dovete essere tristi e seri, ok?
Ma detto ciò, passiamo alla prossima che è… COME POSSO RIMEDIARE? COME POSSO SISTEMARE LA SITUAZIONE? Come posso rimediare? Come posso sistemare la situazione? Tra tutte, questa è l'unica che va al di là della semplice scusa. Con questa letteralmente non solo riconosci l'errore e quindi chiedi anche di essere perdonato, ma vuoi rimediare, vuoi fare qualcosa per cambiare la situazione.
So di aver sbagliato. Come posso rimediare? So di aver sbagliato. Come posso rimediare?
Mi dispiace per il disguido. Posso fare qualcosa per rimediare? Mi dispiace per il disguido. Posso fare qualcosa per rimediare?
Come posso sistemare la situazione? Voglio che tu sappia che mi dispiace davvero. Come posso sistemare la situazione? Voglio che tu sappia che mi dispiace davvero.
7) Passiamo ora all'ultima di oggi, ragazzi, ragazzi e ragazze, ovviamente. Mi assumo le mie responsabilità. MI ASSUMO LE MIE RESPONSABILITÀ, MA SPERO CHE POTREMMO METTERCI UNA PIETRA SOPRA. Ma spero che potremmo metterci una pietra sopra. Questa è una versione formale di “è colpa mia” e ti permette non solo di scusarti ma anche di augurarti di poter mettere una pietra sopra. Una pietra, no? Quindi una pietra è… una pietra. Potete trovarla in montagna, potete trovarla nella natura. Una pietra, quindi metterci una pietra sopra. Sopra cosa, vi starete chiedendo? Una pietra sopra l'accaduto, sopra ciò che è successo. Quindi che la persona possa perdonarti per ciò che è successo e anche dimenticarlo. Dimenticarlo, ok? Senza parlarne più.
Mi assumo le mie responsabilità per l’errore commesso, ma spero che possiamo metterci una pietra sopra. Mi assumo le mie responsabilità per l’errore commesso, ma spero che possiamo metterci una pietra sopra.
Capisco il mio errore e me ne assumo la responsabilità. Possiamo metterci una pietra sopra? Capisco il mio errore e me ne assumo la responsabilità. Possiamo metterci una pietra sopra.
Riconosco di aver sbagliato e mi scuso. Spero che potremmo metterci una pietra sopra. Riconosco di aver sbagliato e mi scuso. Spero che potremmo metterci una pietra sopra.