6 Curiosità Sulla Lingua Italiana


TRASCRIZIONE:

Oggi condividerò con te sei curiosità sulla lingua italiana. Se ti piace l'italiano e vuoi scoprire le origini e lo sviluppo di questa bellissima lingua,  ti consiglio di guardare questo video fino in fondo,  perché oggi scoprirai tantissime cose nuove sulla lingua italiana che probabilmente non sai ancora.

Per chi è nuovo sul canale, mi chiamo Alberto, sono il fondatore di Italiano Automatico, e qui cerchiamo ogni settimana di darti contenuti nuovi e interessanti in italiano per migliorare la lingua e la tua vita.

L'italiano è senza dubbio una delle lingue più belle al mondo, parlata da oltre 60 milioni di persone. È la lingua ufficiale dell'Italia ed è parlata anche in tantissimi altri paesi nel mondo. Nonostante sia meno diffusa di altre lingue, è considerata una delle lingue più importanti al mondo per motivi culturali,  per l'importanza che ha sul commercio globale, e perché vi sono milioni di discendenti di emigrati italiani in tutto il mondo che parlano o che vogliono imparare l’italiano. Oggi vediamo insieme quindi alcune curiosità su questa bellissima lingua.

1. DANTE È IL PADRE DELL’ITALIANO

Dante Alighieri, o semplicemente Dante, è considerato il padre della lingua italiana. Da molti viene soprannominato “il sommo poeta”, colui che ha fatto nascere la lingua che si parla oggi in tutta la penisola italiana.

Nel XIV secolo, la lingua usata nella letteratura italiana era il latino, considerata una lingua pura. Al contrario, le lingue volgari, che stavano nascendo in quel periodo, non venivano utilizzate per scrivere opere di grande importanza, perché non venivano ritenute all’altezza. Dante invece credeva nell'italiano e quindi sosteneva che si potevano scrivere opere di alta letteratura anche in questa lingua. Per questo motivo, nel 1304 inizia a scrivere la Divina Commedia in italiano, in particolare nella sua lingua materna, che era il fiorentino del 1300.

Grazie al successo e alla popolarità della Divina Commedia, il fiorentino usato nell’opera è alla base dell’italiano che parliamo e studiamo al giorno d'oggi. Gran parte delle parole che usiamo oggi sono infatti presenti nella Divina Commedia. Ovviamente alcune di queste hanno cambiato nei secoli il significato, ma gran parte del lessico usato da Dante è rimasto invariato.

2. I DIALETTI ITALIANI

Nel territorio italiano si parlano così tanti dialetti che contarli è difficilissimo. Ogni villaggio, paese, città ha sviluppato il proprio dialetto, una lingua che lo distingue da tutti gli altri. I dialetti colorano l'Italia e, purtroppo, secondo l'UNESCO, sono a rischio di estinzione. Infatti i dialetti sono sempre più sostituiti dall'italiano standard, che è quello che sto parlando io ora, e difficilmente vengono tramandati alle nuove generazioni. Vi sono anche le lingue poi definite territoriali, dalle quali discendono poi i dialetti. Le più parlate sono il napoletano, il siciliano, il veneto e il lombardo.

 3. ITALIANO NEOSTANDARD

Questo è l'italiano che sentirai in Italia nelle strade delle città. Viene chiamato "neostandard" o "di uso medio" ed è l’italiano colloquiale, informale, quello che presenta diversi errori grammaticali e non segue sempre le regole che si studiano sui libri. Nelle scuole invece viene insegnato l’italiano standard.

4. L’ITALIANO SI LEGGE COME SI SCRIVE

In linea generale, possiamo dire che l’italiano si legge come si scrive. Se chiedete a un italiano di leggere una parola, nella maggioranza dei casi riuscirà a leggerla correttamente e riuscirà a farlo senza problemi. Quindi possiamo definire l'italiano come lingua fonetica: come si scrive, così si legge.Questa per te è una bellissima notizia, perché rende la lingua più facile da imparare.

Infatti ogni lettera, eccetto qualche piccola eccezione, viene sempre pronunciata e questo facilita la lettura e la scrittura. Certo, vi sono ovviamente delle eccezioni come la lettera "H", che non si pronuncia se si trova all'inizio di una parola,  o la "C" e la "G" che possono avere due pronunce diverse come in “cena”o “cane”, “gente” e “gatto”.

E se sei interessato ad imparare tutti i suoni più difficili della lingua italiana, ti consiglio di dare un'occhiata al nostro Corso Pronuncia. Lo abbiamo creato nuovissimo nel 2020, insieme alla nonna Elide e a mamma Tiziana, e troverai il link nella descrizione.

5. L’ITALIANO È VIVO

Come molte altre lingue, anche l'italiano è una lingua viva, sempre in mutamento ed evoluzione. Per questo motivo, anche la lingua italiana inserisce ogni anno nuove parole ed espressioni che derivano dal proprio patrimonio linguistico o anche da altre lingue. Nell'italiano parlato oggi, infatti, vediamo l'inserimento di molti neologismi (nuove parole inserite nella lingua). Non ci sarà più quindi da stupirsi se nell'italiano che sentiamo oggi in Italia, si sentiranno parole inglesi francesi, spagnole o di altre lingue.

Sentirai quindi spesso, nella lingua specialmente dei giovani, parole come weekend per indicare il fine settimana; oppure corner, per dire calcio d’angolo nel calcio; o delivery, per dire consegna a domicilio; smartphone (telefono intelligente) e molti altri ancora.

Molti di questi sono ovviamente italianizzati e vengono adattati alla lingua italiana. Per esempio il verbo inglese “to tag” in italiano diventerà “taggare”, con l'aggiunta della desinenza tipica italiana “are”: Ti taggo nel gruppo su WhatsApp.

Questo non deve spaventarti. Molte di queste parole non le so neanch'io. Se ti capiterà di trovarle e non capirne il significato, ti basterà chiedere e tutto diventerà poi chiaro.

6. GLI ITALIANI USANO ANCORA DELLE PAROLE ED ESPRESSIONI LATINE

L'ultima curiosità molto interessante è che ancora oggi ci sono molto nell'italiano espressioni e parole latine. Queste espressioni sono ancora usatissime e fanno parte, ormai, dell'italiano standard.

Eccone tre:

-       IDEM con il significato di “la stessa cosa”;

-       IN EXTREMIS. In extremis in latino si usava per indicare il punto di morte, in italiano lo usiamo per dire “al momento estremo”, “all’ultimo momento”, “un attimo prima della fine”;

-       CURRICULUM VITAE, letteralmente “il corso della vita”. Infatti oggi si usa per indicare il foglio in cui vi sono scritti tutti gli studi e i lavori svolti da una persona. Il curriculum si porta a un colloquio di lavoro abbreviato anche con CV.

Ecco qui sei curiosità sulla lingua italiana. Speriamo che ti siano piaciute e che tu abbia imparato qualcosa di nuovo oggi. Ti chiedo di scrivermi nei commenti quale curiosità ti è piaciuta di più e che hai scoperto oggi.

Ti ricordo che tra poco più di un mese riapriremo finalmente le iscrizioni a Italiano Per La Vita, quindi per non perderti questa occasione e unirti alle centinaia di studenti che già ne fanno parte, ti lascio il link nella descrizione per iscriverti alla lista d'attesa.

Ora ti lascio di nuovo il trailer se te lo sei perso nei mesi passati,  che ti dà un assaggio di ciò che troverai all'interno del percorso di Italiano Per La Vita.

Ti è piaciuto? Spero proprio di sì, e veramente è qualcosa di unico. È la cosa più eccezionale che abbiamo creato qui ad Italiano Automatico negli ultimi 8 anni da quando abbiamo iniziato questo grande percorso, e quindi spero molto che prenderai questa occasione a maggio per continuare a migliorare il tuo italiano con noi.

Quindi ti mando un forte abbraccio. Ci vediamo lunedì prossimo e a presto.

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