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Ciao carissimi e bentornati sul canale per un nuovo video insieme. Oggi qualcosa di importante. Parleremo, infatti, di due verbi fondamentali della lingua italiana che possono creare un po' di confusione. Stiamo parlando dei grandissimi, carissimi, fantastici essere e avere. Con questa guida di oggi, imparerai ad usarli nel modo corretto, grazie ad alcuni esempi e ad alcuni trucchi utili. Prima di iniziare, vi avviso che avrete anche la possibilità di svolgere gratuitamente un quiz di 10 domande che vi permetterà di esercitarvi all'uso di questi due verbi importantissimi. Detto ciò, possiamo iniziare.
Iniziamo con l'uso del verbo essere. Il verbo essere si usa per: indicare l'identità, quindi lo usiamo per dire il nome di qualcuno o per indicare la professione. Per esempio: “Io sono un insegnante”. “Lui è Marco”. “Lei è mia madre”. Oppure lo usiamo per descrivere stati d'animo, emozioni e condizioni. Possiamo, quindi, usarlo davanti ad aggettivi per descrivere qualcosa o qualcuno. “L'acqua è fredda.” “Lei è triste.” "I capelli sono ricci.” Oppure lo possiamo usare per indicare origine e provenienza. Lo usiamo, quindi, per esempio, per esprimere la propria nazionalità o quella di qualcun altro. “Luca è di Roma”, “Loro sono italiani.” “Noi siamo di Milano.”
Passiamo ora agli usi del verbo avere. Avere si usa per dire la propria età o quella di qualcuno, come per esempio: “Carla ha 30 anni mentre tu ne hai 20.” “Io e Giulia abbiamo la stessa età.” “Paola ha 50 anni.” Si usa anche per indicare possesso. “Io ho un cane.” “Abbiamo degli amici stupendi.” "Tu hai una splendida casa.” Oppure per esprimere sensazioni fisiche o bisogni: “Ho fame.” “Marta ha sete.” “I miei amici hanno voglia di gelato.” Ma anche davanti a nomi per descrivere qualcosa o qualcuno. “Nicola ha gli occhi azzurri.” "Alessandra e Barbara hanno i capelli biondi.” “Mio cugino ha la barba lunga.” Attenzione! Adesso ho qualcosa su cui dovete stare attenti. Uno degli errori più comuni quando si impara la lingua italiana è usare il verbo essere quando si parla di possesso. In italiano, non diciamo “io sono un libro”, ma invece “io ho un libro", ovvero io possiedo un libro.
Ecco un modo molto utile per capire nei dettagli questo aspetto. Puoi usare il verbo essere per sostituire il verbo trovarsi (in un luogo). Ad esempio: “Io sono a casa, (io mi trovo a casa), mentre Mario è a Milano (Mario si trova a Milano).” Puoi usare il verbo avere per sostituire il verbo possedere. “La mia migliore amica ha un armadio pieno di vestiti. (La mia migliore amica possiede un armadio pieno di vestiti.) Il verbo essere e il verbo avere, infatti, sono così importanti perché vengono anche usati come ausiliari nei tempi composti dei verbi. Se non sai con quali verbi usare il verbo essere e con quali, invece, il verbo avere, non preoccuparti perché ora chiariremo anche questo aspetto così difficile, confuso, a volte complicato da ricordare della lingua italiana.
Vediamo, quindi, quando usiamo essere come ausiliare. Per iniziare lo usiamo come ausiliare di se stesso, quindi per esempio: “Sono stato in Italia un mese fa.” Io, io sono stato. Ma lo usiamo anche con i verbi di movimento, quindi i verbi come andare, partire, venire, arrivare. “Questa mattina sono andata al supermercato.” Ma anche con i verbi di stato, quindi verbi come nascere, morire, rimanere, stare, dimagrire, ingrassare. Per esempio: “A dicembre sono ingrassata di 3 kg.” Anche con i verbi riflessivi, quindi… “Stamattina mi sono svegliato alle cinque.” E con i verbi impersonali: “È successo un disastro in autostrada.” Usiamo il verbo avere come ausiliare, invece, in tutti gli altri casi. Ecco degli esempi: "Abbiamo mangiato un tiramisù delizioso.” “Ho imparato una nuova lingua.” “Avete inviato la vostra candidatura?” Ma attenzione, perché come sempre ci sono delle eccezioni nella vita, no? E questo accade per il verbo correre, il verbo passeggiare, nuotare, camminare, pattinare, in quanto richiedono comunque l'ausiliare avere, anche se esprimono una sorta di movimento, come per esempio: “Ho corso tutta la mattina.” “Questo fine settimana abbiamo camminato moltissimo.” "Ha nuotato sott'acqua per di due chilometri.”
Ok ragazzi, prima di concludere io vi ricordo del quiz che potete fare con 10 domande per capire se avete un po' compreso la situazione dell'ausiliare essere e avere, di questi due verbi. È un modo carino e rapido per testare questa comprensione. Lo trovate in descrizione, gratuito come sempre. E io vi ricordo anche che questi video li faccio specialmente poiché me lo chiedete. Quindi me lo chiedete, mi chiedete questo tipo di contenuti che sono magari un po' più anche con spiegazioni. E il modo in cui vi consiglio di approfittare di questi video è senza stress, senza pretendere di capire tutto e subito e senza dover memorizzare. È un modo di aumentare la vostra comprensione e consapevolezza del funzionamento della lingua che uno, può essere interessante per molti, quindi, dal momento in cui è interessante, lo ascoltate con interesse e curiosità e in italiano è un un'applicazione vera e propria del metodo naturale, poiché state ascoltando la lingua direttamente e quindi, questa esposizione vi aiuterà a migliorare l'italiano, come sempre, ma anche in alcuni momenti decisivi dove avete un dubbio e magari non avete mai sentito un verbo eccetera, queste spiegazioni vi possono dare quell'aiuto per fare la scelta corretta, specialmente anche magari quando scrivete eccetera. Oggigiorno con i traduttori e l’intelligenza artificiale e internet, ovviamente, è molto più facile, però ecco, sono conoscenze utili e interessanti che vi possono aiutare nel vostro apprendimento. Ok? Se avete richieste specifiche di video come questa, potete ovviamente sempre anche lasciarcele nei commenti. Noi li guardiamo sempre per valutare i contenuti da portarvi anche richiesti da voi, ok, direttamente. Vi mando un grande abbraccio, ci vediamo in un prossimo video e grazie per essere stati con me oggi.