4 LEZIONI Che La Maggioranza Impara TROPPO TARDI


TRASCRIZIONE:

Buongiorno carissimi.

Oggi un video intenso ed utile, eh! Mi sono segnato, come al solito, sul mio foglio di appunti, quattro punti da condividere che hanno totalmente trasformato il mio modo di fare le cose negli ultimi dieci anni ormai, più di dieci anni da quando ho preso in mano il mio primo libro e da quando ho cominciato a fare cose che non avrei fatto senza alcune conoscenze, no?

Il mio obiettivo di oggi è darvi qualcosa di utile, aiutarvi con una conversazione naturale e veloce, un, diciamo… non conversazione perché sto parlando con voi ma non potete rispondere, ma con un discorso utile, anche un miglioramento in italiano apprendere nuovi vocaboli, eccetera. Parlerò velocemente, quindi sarà una sfida per voi seguirmi, ma è qualcosa di super interessante e utile, quindi direi di iniziare.

1. ZONA DI COMFORT

Cos’è la zona di comfort? Tutti noi abbiamo qualcosa che sappiamo fare. Immaginate questo iPad come un quadrato, che è ciò che sappiamo fare, no? Tutto ciò che sai fare è in questo quadrato nero. Quindi se sei un commercialista, tutto ciò che è nell’area di fare il commercialista per te è qui dentro, non ti fa sentire male, non ti fa sentire ansioso, stressato. È comunque uno stress, un pochino di ansia magari legata al lavoro, ma nulla al di fuori di ciò che è la tua zona di comfort, specialmente per le cose che fai sempre. Stessa cosa è nell’area della tua famiglia, nell’area delle cose che fai ogni giorno.

Cosa succede? Immagina che tu hai il tuo lavoro, le tue cose, la tua famiglia, e arrivo io da fuori e ti dico: «Ciao Marco, ciao Giovanni. Ti va di registrare un video con me dal vivo che poi mettiamo su YouTube e vedranno decine di migliaia di persone?».

In base alla tua personalità, questa cosa potrebbe essere totalmente al di fuori della tua zona di comfort, no? Quindi se la tua zona di comfort è qui, questa cosa sta qua. Tutto ciò che è al di fuori di questa zona di comfort nella vita, quando la dobbiamo fare, che è una cosa nuova, ci crea questa paura, questa barriera, no? Barriera di paura, di tutti i sentimenti che il tuo corpo quasi, il tuo cervello non vuole farti fare, quasi lo senti come un pericolo, come ansia, stress, paura, e questo succede per ogni cosa nuova nella vita che ti fa crescere, no?

Per la maggioranza delle cose. Che sia un’opportunità lavorativa, il cambio di un Paese. E quindi ti faccio un esempio: per me fuori dalla mia zona di comfort era iniziare un canale su YouTube dieci anni fa, era parlare con sconosciuti in lingue diverse, era viaggiare in altri Paesi da solo, specialmente quando avevo 17/18 anni le prime volte, era l’idea di vivere in un Paese al di fuori dell’Italia per avere più opportunità per crescere il nostro lavoro che stiamo facendo, era dover imparare a gestire tutta la burocrazia di un’impresa online, era avere studenti che mi pagavano per dei servizi. Quindi la paura di: «Sarà che va tutto bene, no?». Erano migliaia di cose. E ancora ora sono altre migliaia di cose che arriveranno in futuro. Tutte queste cose erano al di fuori della mia zona di comfort.

Cosa succede? Dobbiamo sapere che esiste questa cosa, perché la nostra zona di comfort si espande in base al nostro coraggio. Questa può essere piccola così o grande come tutto questo schermo in base al tuo coraggio. Ogni volta che hai il coraggio di fare qualcosa al di fuori della zona di comfort, la zona di comfort si espande. Quindi immagina questo iPad che diventa sempre più grande, fino a diventare sempre, sempre più grande.  Questo diventa… tutta la tua zona di comfort è così, se il tuo coraggio è infinito, no?

E continui a fare cose al di fuori. Quindi questa è la prima lezione.  Molti vivono tutta la vita senza saperne l’esistenza, e quindi dicono di no a opportunità che avrebbero fatto crescere la loro esperienza di vita, la loro famiglia, il loro lavoro, la propria salute, perché non sanno che tutti sentiamo la stessa cosa. Tutti sentiamo queste paure, ansie, timori quando facciamo qualcosa di nuovo. 

Saperne l’esistenza ti permette di dire: «Ah! Di nuovo la zona di comfort, non mi freghi, ovvero non vincerai tu. Io la faccio lo stesso questa cosa, perché so che questa paura non è vera, è la zona di comfort, è fuori da ciò che so fare».

E la lezione qui è saperla espandere e non farsi limitare, ok? Questa è la lezione numero uno che molti, la maggioranza, impara troppo tardi o mai.

2. SMETTERE DI LAMENTARSI

Ovvero è questo concetto di gratitudine e di apprezzamento per ciò che abbiamo, specialmente di fronte ai problemi. Ci sono problemi che appaiono in qualsiasi momento per ognuno di noi, che siano di salute, che siano con la nostra famiglia, la nostra relazione marito e moglie, o lavoro, o economici, o politici del Paese in cui ci troviamo, e cose al di fuori anche del nostro controllo. Queste cose succedono sempre e succedono a tutti in vari modi e in aree diverse. Quindi ognuno ha problemi, eh?

E quindi in questi momenti è importante ricordarsi della lezione della gratitudine e del non lamentarsi costantemente. Marco Aurelio, se non sbaglio, diceva: «Se è sopportabile questa cosa, di che cosa ti stai lamentando?» E forse ce l’ho questa frase scritta anche sul… sul telefono, eh! È… quello che… ce l’ho scritta, eh!

Quello che ha detto Marco Aurelio è: «Se è sopportabile, se puoi resistere a questa cosa, allora sopportala. Smettila di lamentarti». Perché? Perché Marco Aurelio era comunque un imperatore che aveva tantissimi problemi nel suo impero. C’erano in quel momento le persecuzioni ai cristiani. C’erano le invasioni, le carestie, le pestilenze, insomma tante cose. Immaginatevi di dover gestire tutta questa situazione e lui, per quello che ho capito dalle sue meditazioni, mi sembrava una persona molto intelligente, e quindi doveva cercare soluzioni mentalmente per non impazzire anche, no?

E quindi, ovviamente, se un problema è sopportabile, è resistibile, lamentarsi peggiora solo la situazione. Quindi dobbiamo lavorare molto su questa cosa, e molti arrivano fino alla fine della propria vita lamentandosi, capendo che non aggiunge niente, crea emozioni negative e ti fa sentire male.

Quindi sostituisci il lamentarti con la gratitudine e riuscirai a sopportare situazioni difficili meglio, anche se sono comunque difficili. Non è una bacchetta magica, ovvero non è che fai: «Bidibi bodibi bu!» e sparisce perché sei grato. No, però ti dà prospettiva, no? Ti dà prospettiva ricordarti che ci sono tante persone, tante situazioni molto, molto, molto, molto peggiori che qualsiasi cosa tu stia passando.

Insomma, questa è una lezione importante.

3. NON SAPERE CHE OGNUNO PUÒ PORSI NUOVI OBIETTIVI E RAGGIUNGERLI

Ok? Quindi non sapere che ognuno può porsi nuovi obiettivi e raggiungerli. Ovvero che puoi partecipare nel migliorare la tua vita. Credo molto che Dio aiuta chi si aiuta, no? Noi dobbiamo fare la nostra parte come esseri umani. Abbiamo la nostra intelligenza, la nostra capacità di scegliere, di pensare, di ragionare, di studiare, di reagire, perché possiamo partecipare nel migliorare la nostra vita. 

Ci sono tante cose al di fuori del nostro controllo. Se io fossi nato in un Paese africano senza accesso a Internet, non potrei fare quello che sto facendo. Sarebbe molto arrogante io dire: «No, sono in totale controllo della mia vita». C’è molta arroganza dietro a chi dice questo. Io non penso che sono in totale controllo della mia vita. Ma penso che una buona parte della mia vita posso influenzarla, migliorarla con le azioni che faccio ogni giorno e con ciò che scelgo di fare ogni giorno. E questo molti arrivano fino alla fine della propria vita, senza capirlo bene, senza dare la giusta importanza a tutto ciò che possiamo fare ogni giorno per influenzare positivamente la nostra esistenza. 

Ti faccio un esempio. Questo discorso del porsi obiettivi non è solo una cosa casuale del dire: «Ah, uno si mette obiettivi, magari li raggiunge o magari no». Per esempio, un obiettivo che per me era assurdo era correre una maratona di 42 chilometri. Io a scuola non riuscivo a correre per più di 15/20 minuti senza fermarmi, perché avevo il fiatone, no? Ero proprio uno di quelli peggiori a correre. La corsa non era la mia natura. E praticamente cos’ho fatto per correre la maratona di 42 chilometri da riuscire a correrne uno? È stato semplicemente mettersi una data e andare da tra un anno a oggi, cosa devo fare? Cominciare adesso a provare a correre due chilometri domani e il giorno dopo fare tre chilometri, poi tornare a due. La settimana prossima due chilometri, quattro chilometri e tre. La settimana dopo ancora tre chilometri, quattro chilometri e due. Insomma, continuare nelle settimane a creare questo sviluppo in tre corse, o tre o quattro corse alla settimana per aumentare sempre di più i chilometri, no? E quindi la maratona è solo un paragone, ma si può fare con qualsiasi obiettivo nella vita. 

Per esempio, se il tuo obiettivo è raddoppiare quello che guadagni nel tuo lavoro, per poter avere uno stile di vita migliore con la tua famiglia, molti non ci pensano mai seriamente perché pensano sia una cosa impossibile, no? Ma in realtà diciamo che quello che uno guadagna nella vita spesso è in base a il lavoro che fa, la difficoltà di rimpiazzare questa persona in questo lavoro e il modo in cui è fatto, e ci sono migliaia di libri di persone prima di te, in qualsiasi area della vita lavorativa che hanno avuto il risultato che vuoi. 

Quindi sei spesso un’idea o un libro di distanza dal capire le cose che devi fare per il tuo prossimo obiettivo lavorativo. È che molti, appunto, la maggioranza impara questa lezione troppo tardi o mai. Non pensano mai che possono migliorare la propria situazione lavorativa o che sia una cosa vera, perché sembra una cosa così distante e non reale, no?

Per farti un altro esempio pratico che ho applicato alla mia vita, che faccio spesso, è anche quello di avere 100.000 iscritti su YouTube, che era una cosa che a 16 anni, quando ho cominciato a interessarmi a queste cose, era comunque una cosa nella mia testa, pensavo: «Cavolo, 100.000 persone...», perché mi interessava molto aiutare, aiutare gli altri. Ho visto che mi rendeva felice. Quindi ogni commento, ogni persona che vedeva un video, eccetera, era una cosa che mi soddisfaceva profondamente, no? Era una soddisfazione che andava al di là di qualsiasi cosa. 

Era proprio... ti fa sentire bene, no? Aiutare gli altri ti fa sentire bene, quindi era un numero che mi faceva pensare. Immagina poter influenzare positivamente, aiutare centinaia di migliaia di persone. Quindi come obiettivo c’è anche il premio, no? Di YouTube, che danno per 100.000 iscritti, che è quello d’argento. E ho detto: «Immagina, no?». E a 16 anni ho detto, avevo tipo i video che avevo iniziato a fare, li guardavano 30 persone, 100 persone per mesi, eh? Per mesi. 150, 300... Era impossibile per me ma, allo stesso tempo, tutto ciò che leggevo di persone che ce l’avevano fatta in varie aree della vita mi faceva ricordare che non era una cosa impossibile, era solo da mettere come obiettivo e cominciare.

Quindi per tutte le cose della vita è così, è che molti non riescono a connettere l’obiettivo tra… perché ci ho impiegato sette/otto anni da quel momento ad avere 100.000 iscritti. È stato… Anche perché ho scelto l’educazione, di aiutare nell’educazione su YouTube. Fosse intrattenimento è molto più facile: fai cose stupide, hai tanti iscritti, ma non interessava a me. Preferisco educare e intrattenere che solo intrattenere con cose stupide. È la mia preferenza, non giudico chi lo fa ovviamente. Guardo anch’io cose divertenti su YouTube, eccetera. Ognuno fa ciò che si sente di fare.

Ma quello che a me ispirava era aiutare, educare, trasmettere il mio apprendimento, i miei miglioramenti per aiutare gli altri e questo… ci vuole molto più tempo, no? Per crescere su YouTube facendo queste cose, specialmente anche in una lingua come l’italiano. Ma una volta messo l’obiettivo, era solo fare video ogni settimana, scegliere i titoli giusti, fare contenuti che aiutano davvero, eccetera. Ed era solo una questione di tempo prima di arrivare a 100.000.

Ora l’obiettivo è già stato raggiunto, ma quello che voglio farti capire è che la maggioranza non capisce che può oggi in questo momento decidere un nuovo obiettivo in qualsiasi area della propria vita e cominciare a lavorare giorno dopo giorno per rendere quella cosa, che in questo momento decidi, reale. Non è immaginaria, è immaginaria solo se non capisci come porti un obiettivo e cominciare a lavorare per quell’obiettivo. Se no, se sai come farlo, non è immaginaria qualsiasi cosa tu dici che sia nel… diciamo, nel reame delle possibilità del mondo per te, è realizzabile col tempo necessario, è realizzabile.

Ok, detto ciò, parleremo di più di quest’area obiettivi magari in un video a sé, perché potrei parlare ore di questo. È una mia passione capire come avere un pensiero, immaginare qualcosa e trasformarlo in realtà, perché l’ho visto succedere nella mia vita e non è niente di assurdo come ti ho detto, no? È cominciare a pensare una cosa e il tuo cervello… il sistema reticular activating system, penso si dica in inglese, comincia a notare le cose su cui hai un obiettivo.

C’è l’esempio classico del stai per comprare una nuova macchina e cominci a vedere in strada dappertutto questa macchina. È sempre stata lì quella macchina per anni, ma non l’avevi mai vista perché il tuo cervello non aveva avuto le indicazioni per cominciare a lavorare sul cercare quella macchina. Stessa cosa con gli obiettivi: nel momento in cui ti scrivi un obiettivo e cominci a pensarci, cominciano ad arrivarti le idee e i modi di fare per raggiungere quella cosa.

Molti non capiscono questa cosa, non la studiano. Arrivano alla fine della propria vita avendo rinunciato a tante cose che avrebbero potuto fare solo sapendo che porsi obiettivi è una cosa reale, fattibile, raggiungibile e che può cambiarti la vita ogni anno.

4. GODERSI LA VITA A PARTIRE DA SUBITO E NON POSTICIPARE CERTE COSE

Questa è una lezione importantissima: godersi la vita, godersi il viaggio a partire da subito e non posticipare certe cose. Quindi vivere.

Per spiegarti questa cosa ti racconto una storia, ok? 

C’è la storia di un re, un re molto, molto ricco, il più ricco di tutti i tempi, che incontra un elemosinatore. Un elemosinatore è colui che è in strada con una scatoletta per chiedere soldi. Questo re incontra l’elemosinatore e l’elemosinatore gli dice… ed era il re più potente più grande, più ricco di tutti i tempi, di quei tempi, no? E l’elemosinatore gli dice: «Allora, ti sfido a riempire questa scatola, ti sfido riempirla, riempila». E il re ha detto: «Ovvio che posso riempirla, sono il re più potente di sempre». E ha mandato tutti i suoi servi a portare monete e riempire la scatola. Ma la scatola continuava a svuotarsi e allora ha mandato i suoi servi a prendere diamanti, rubini, zaffiri, gioielli, oro, argento, tutto ciò che aveva. Calici d’oro, pieni di rubini, diamanti. Tutti… buttandoli tutti nella scatola di questo elemosinatore, e continuava a farlo per ore. Il giorno dopo anche ha mandato altri servi per andare a prendere tutte le sue ricchezze nei più grandi magazzini dell’impero per riempire quella scatola, e continuava a svuotarsi. Sembrava che avesse un fondo senza fine, quindi non è che si svuotava magicamente, ma sembrava sempre vuota, perché ogni cosa che buttava il fondo era… era infinito, era di una grandezza infinita questa scatola, sembrava che fosse senza fine. E allora, dopo giorni, tentando di riempire questa scatola dell’elemosinatore, il re si è inginocchiato davanti a lui e gli ha detto: «Hai vinto tu, hai vinto tu, ma per favore mi arrendo. Ma spiegami per favore di che cosa è fatta questa scatola, questa scatola che tu hai lì, di che cosa è fatta? Non capisco perché tutti i diamanti, l’oro, gioielli, monete dell’impero non sono bastati a… non solo dell’impero, ma di mia proprietà, non sono bastati a riempirla».

L’elemosinatore lo ha guardato soddisfatto e, sapendo che avrebbe vinto lui, e gli ha detto che la scatola era fatta del desiderio umano, dell’avarizia umana. 

Cosa vuol dire? L’essere umano non è mai contento. L’essere umano è contento per un attimo e poi vuole già di più. Vuole già la prossima cosa, vuole già una ricchezza in più, vuole già un’esperienza in più, vuole già un nuovo oggetto, un… tutto.

Vuole sempre qualcosa in più, no? E non è mai soddisfatto. È per quello che alcune delle persone più ricche al mondo sono anche depresse a volte, eccetera, perché hanno provato di tutto e ancora non sono soddisfatte, no? E non hanno un proposito.

È avere un proposito nella vita che ti dà quella soddisfazione, quella gioia nel percorso e non vivere solo per il fine, perché quando raggiungi un fine ce ne sarà un altro. Quindi non puoi vivere per il fine solamente, perché se no poi sei depresso, sei depresso e non capirai neanche perché. Devi avere continuamente obiettivi nuovi, sapendo che servono a stimolarti, avere un proposito e devi goderti anche il viaggio, vivere durante il percorso, perché quella è la vita alla fine.  

Una lezione che la maggioranza impara troppo tardi quindi è che non bisogna vivere solo per il fine, bisogna vivere anche per il percorso. Io sto amando questi dieci anni di creazione di Italiano Automatico. Adesso con mia moglie Isa, con i miei compagni di squadra Alessio, Miranda, Giulia, Barbara, le insegnanti di Italiano Per La Vita, e tutte le persone che stiamo contattando.Io sto amando questo viaggio, è la verità. Le persone che mi fermano a volte in aeroporto o che conosco come amici nella vita reale adesso. E c’è tutta una soddisfazione, i messaggi che riceviamo ogni settimana di chi ha la propria vita migliorata grazie a qualcosa che facciamo.

Questa è la vita, e nel frattempo devo avere spazio per la mia famiglia, che è Isa adesso ovviamente, la mia famiglia più grande, i genitori di Isa, i miei genitori, zii, eccetera. Amicizie, tempo per la salute e tutto questo è un percorso, no? Non voglio svegliarmi a 70 anni che avevo un solo obiettivo e aver sacrificato tutto il resto nel percorso. Non è così, perché arrivato lì, comunque non sarei contento, perché il desiderio umano non è mai soddisfatto al 100%.

A me, personalmente, quello che mi dà quella soddisfazione al 100% è sapere di Dio. Ora che son cristiano e tutto, leggo la Bibbia ogni mattina. Questo mi dà grande soddisfazione, mi fa sentire bene e mi dà quella pienezza come essere umano. Ma questo desiderio umano sulla terra di volere sempre cose nuove, pensare che quella cosa ti darà la felicità è una illusione che porta a un disastro.

Quindi, lezione importante da imparare da subito. Concentrati sulle cose giuste, aiuta gli altri nel percorso e tutta la gioia, la soddisfazione ci sarà nel percorso. A volte veramente sento alcuni di voi via telefono, eccetera, o anche studenti che sono in Italiano Per La Vita che si emozionano e piangono e vien da piangere anche a me, perché è bellissimo quando fai qualcosa che aiuta gli altri e quindi la tua vita puoi passarla aiutando gli altri, aiutando… e facendo tutte queste cose importanti della vita. È veramente fantastico. 

Un’altra storia sarebbe quella di Ebenezer Scrooge di… nel libro A Christmas Carol di Charles Dickens, che si risveglia un giorno capendo tutto ciò che non ha fatto nella sua vita, e comincia quindi da una vita miserabile a donare le proprie ricchezze, aiutando il piccolo Tim, che era il figlio di Bob Cratchit… E quindi insomma, anche questa storia… Mi piace molto questa storia natalizia di Ebenezer Scrooge e di Charles Dickens che ha visto tutti i suoi errori, ma per lui non era troppo tardi perché era ancora in vita, ma ha passato una gran parte della sua vita facendo le cose in modo sbagliato. Cose che pensava fossero giuste, ma stava vivendo solo per questa terra, solo per se stesso, e quello porta alla depressione, porta tristezza, insoddisfazione. Mentre se ti concentri sull’aiutare gli altri vivrai molto meglio, te lo garantisco. E se lo puoi fare attraverso il tuo lavoro è fantastico, è per questo che molti medici… in ogni professione ci sono persone felici quando stanno aiutando il prossimo.

Detto ciò, ragazzi, mi fermo qui. Queste son le quattro lezioni. Te le ricapitolo velocemente, sono:

1. La zona di comfort. Sapere cos’è e non farti limitare da questa cosa.

2. Smettere di lamentarti ed essere grato.

3. Sapere che ognuno può porsi da oggi obiettivi nuovo e raggiungerli per davvero, partendo dalla propria immaginazione.

4. Godersi il viaggio, la vita, il percorso a partire da subito, sapendo che sì, è importante raggiungere gli obiettivi, ma non puoi vivere solo per l’obiettivo, perché è pericoloso.

Detto ciò, un abbraccione. Vi ricordo delle 7 Regole di Italiano Automatico per capire perché in un canale che insegna l'italiano facciamo così, anche parlando di queste cose. La ragione la capirete esattamente guardando Le 7 Regole di Italiano Automatico, dove avete un audio, i sottotitoli, il video da guardare. Vi basterà lasciare la mail nel link che trovate sempre in descrizione con Le 7 Regole.

Vi mandiamo una mail al giorno con il video, l’audio, la trascrizione e capite esattamente il metodo naturale come piace a noi, che non è solo lingua ma è una vita migliore, più bella, interessante, esperienze nuove e l’Italia. 

Ho parlato troppo, come sempre. Vi mando un abbraccione e spero abbiate capito i concetti di questo video. Questo è un ottimo video da ascoltare 10, 20, 30 volte, non solo per imparare l’italiano, ma perché, senza renderti conto, questi concetti comincerai a viverli, se ascolti questo video tante volte, ok? Quindi questa è un’altra cosa importante.

Un abbraccione, un bacione e ci sentiamo presto.