Ciao carissimi, bentornati in un nuovo video con la grandissima Giulia. Ciao! Che è qui oggi con noi per dare varietà. A me piace molto la voce di Giulia, è molto chiara. Lei è del Trentino-Alto Adige e ha un… ha una voce molto chiara, molto comprensibile e quindi… per darvi modo di ascoltare anche più voci è sempre carino avere qualcuno che mi accompagna nei video. – Quindi, bentornata Giulia. – Grazie. Grazie Albi, un onore. L’onore è tutto mio, l’onore è tutto mio.
Allora ragazzi, oggi… il titolo di oggi è 10 avverbi di frequenza indispensabili per il tuo italiano. Come funzionerà? Vedremo insieme degli esempi e alcune frasi e vi faremo appunto degli esempi per aiutarvi a capire come usarli quando usarli e soprattutto cosa sono.
Quindi, prima di iniziare direi che Giulia può spiegarvi che cosa sono questi avverbi di frequenza. Allora, prima di iniziare a spiegare quali sono gli avverbi di frequenza è importante sapere anche a cosa servono gli avverbi di frequenza. Quindi… Questi avverbi di frequenza sono paroline che spiegano con quanta frequenza o quanto spesso una persona fa qualcosa. Rispondono alla domanda: Con che frequenza? Ogni quanto tempo? Esatto, esatto, quindi… li scopriremo insieme e vi saranno molto utili per… parlare naturalmente in italiano, ok? E scoprirete presto perché.
Prima di iniziare vi ricordo anche che ci sarà un PDF in regalo da scaricare in descrizione, gratuito, che vi aiuterà con l’argomento di oggi. Quindi mi raccomando approfittatene anche per scaricare questo regalino. Detto ciò, possiamo iniziare e inizierò io. – Vai. – Non ti arrabbi, Giu? – No, dai, ti lascio iniziare. – Sicura? – Sicura, vai, questa volta. – Bene. Giura! Sì, giuro. Giuro davanti alla telecamera. Se no poi finiamo la registrazione e poi Giu mi fa vedere con un pungo cos’è un avverbio di frequenza. Allora, il primo che scopriremo insieme oggi è:
1- SEMPRE
Quindi sempre indica che un’azione viene svolta ripetutamente più volte in modo regolare e costante. E adesso vediamo insieme alcuni esempi.
Martina e Stefano vanno sempre in palestra il lunedì.
Quando studio faccio sempre una pausa di 10 minuti.
Quando registro un video con Giulia sono sempre felice.
– Oh! – Infatti mi vedete, sono qua che sto saltando – Al settimo cielo. – dalla gioia. Sono al settimo, all’ottavo, al ventesimo cielo. Ecco, questo è l’effetto che Giulia fa sui video. Sì, assolutamente. Detto ciò, passiamo a Giulia proprio. – Vai! – Ok. Secondo! Il secondo avverbio di frequenza è:
2- SPESSO
Spesso indica che un’azione avviene frequentemente ma senza una regolazione precisa.
Per esempio…
Mia sorella guarda spesso i film al cinema.
Mangio spesso la pasta al pomodoro.
Albi scherza spesso.
– No! Che cattiva! – Sì! Ma non è… è una cosa positiva, dai! Allora mi vendico. Giulia è spesso antipatica. – Mamma mia, questa potevi evitarla. – No, no, scherzo, scherzo, scherzo. Vedi, era uno scherzo! Ah, ok. Ah, che battuta! Ok! Giulia è spesso così carina e simpatica. Anche questo è uno scherzo, oppure va bene? Questa è vera, questa è vera. – Passiamo alla prossima. – Vai! Allora:
3- DI SOLITO
Questa è usatissima. Indica che un’azione avviene abitualmente, con una frequenza considerevole. Ecco alcuni esempi:
Di solito Chiara fa la spesa il venerdì mattina ma questa settimana l’ha fatta il sabato pomeriggio.
Di solito Riccardo e Maria comunicano tra di loro su WhatsApp.
Una dedicata a Giulia, adesso per chiudere.
Di solito Giulia beve tre caffè al giorno.
A posto, ora lascio la parola a Giulia. Perfetto, tocca a me.
4-TALVOLTA O A VOLTE
Significa occasionalmente, indica che un’azione viene svolta qualche volta. Ad esempio…
Talvolta vado al ristorante per cenare con la mia famiglia.
Talvolta la nonna mi viene a trovare durante le vacanze.
Oppure… Una frase per Alberto.
Talvolta Isa insegna ad Albi a ballare.
Bene, bene, ecco… ci tengo a dire però, non so se condividi l’opinione, talvolta non è molto usata, neh? – Rispetto agli altri, tipo di solito, spesso… – Certo, è vero, è vero. Gli altri ragazzi, sempre, di solito, spesso… che abbiamo appena visto sono molto più usati di talvolta – e a volte è più usato di talvolta, quindi sì. – A volte, a volte, sì. Però ecco, lo troverete di sicuro anche nei libri, eccetera. – Si trova. – Sì. Però grazie, grazie, per l’esempio dedicato a me. Detto ciò, possiamo passare al prossimo, che è, questo usatissimo:
5- OGNI TANTO
Ogni tanto indica un’azione svolta saltuariamente, cioè occasionalmente, con una frequenza indefinita. Un avverbio simile è “di tanto in tanto” che vuole dire che determinate azioni si svolgono dopo lunghi periodi l’una dall’altra. Vediamo adesso degli esempi, come al solito.
Ogni tanto mi piace uscire con gli amici per una serata divertente.
A Sofia piace fare una passeggiata nel bosco di tanto in tanto per rilassarsi.
E ora è arrivato il momento, con ogni tanto bisogna dedicarlo a Giulia. Vediamola.
Ogni tanto penso che Giulia mi stia parlando in arabo perché non la capisco.
Mamma mia! Non mi capisci quando parlo? No, no, questa è un’invenzione. – Pura invenzione. – Ok. Pura invenzione, però… questa ragazzi, ogni tanto, così vi rimane in testa, no? Perché è una cosa assurda. Ogni tanto penso che Giulia mi stia parlando in cinese, – Fantastico! – perché al telefono non la capisco. Non è vero ragazzi, ma l’esempio invece è utile. Ok? Detto ciò, passo la parola a… Giulia. Eccola. Ragazzi, prima di continuare, vi ricordo anche che potete scaricare il PDF nella descrizione, è il PDF in regalo, per capire meglio l’argomento che vi stiamo spiegando.
6- OGNI GIORNO, OGNI MESE, OGNI ANNO
Significa che l’azione viene svolta abitualmente o per quando si parla di ogni giorno viene svolta quotidianamente. Vediamo degli esempi per ciascuno dei casi.
Ogni giorno mi sveglio alle 6 del mattino per andare al lavoro.
Ogni settimana leggo un libro nuovo per arricchire le mie conoscenze.
Ogni mese la famiglia di Giorgia fa la spesa online.
Ogni anno festeggio il mio compleanno con gli amici più stretti.
Bravissima Giu, adesso procediamo col prossimo che è di rado. Indica che un’azione viene svolta con scarsa frequenza.
7- DI RADO
Vi dico la verità, nel parlato non… non lo usiamo tanto eh, però… tutti sappiamo cosa significa e assolutamente si può sentire soprattutto magari leggendo libri di sicuro lo troverete, quindi… utile saperlo, direi. – Si sente di rado. – Si sente di rado? Ecco, la… Ha fatto la battuta la Giu! Bella. È stata bella, sì. Si sente di rado, giusto, giusto. Si sente di rado, e… di rado… di rado anche Giulia fa le battute più belle delle mie. – Di rado. – Molto di rado, eh! Allora, due esempi.
Federica mangia dolci di rado perché vuole mantenere uno stile di vita sano.
Di rado incontro persone generose come te.
E ho già fatto gli esempi con Giulia quindi passiamo pure alla prossima. Prossima. Non ho detto nulla ma di rado Giulia fa la furba e salta gli esempi. Eh, è saltata.
8- RARAMENTE
Esprime che un’azione svolta con bassa frequenza, quasi mai, poche volte. Esempi.
Raramente Dario incontra persone disoneste
Raramente esco di casa la sera.
Un esempio per Alberto.
Raramente Alberto si sveglia a mezzogiorno.
Raramente… No? Ti svegli a mezzogiorno? Ultimamente? – Ah, ok, allora ho sbagliato esempio.
– Quindi di rado forse… Di rado allora, meglio. No, sto scherzando ragazzi. Ha ragione Giu che raramente mi sveglio a mezzogiorno, però mi sento in colpa in questo momento che sto vivendo in orario brasiliano in questo momento quando stavamo registrando ero ancora in Romania, quindi qua siamo cinque ore avanti al Brasile quindi ho un orario un po’ diverso. Però apprezzo Giu questa… – Grazie, l’esempio. – questa frase. – Mi motiva molto. – Bene. Per dormire di più. – Ehm, per dormire di meno. – Per dormire di meno. Ok. Detto ciò, ragazzi, il numero nove è:
9- QUASI MAI
Quasi mai è un sinonimo di quello precedente, quindi raramente e viene usato quando un’azione viene svolta pochissime volte durante un arco di tempo. Facciamo due esempi.
Non vado quasi mai in montagna perché preferisco il mare.
Silvia non si distrae quasi mai perché ha una buona concentrazione.
Un esempio con Giulia.
Quasi mai Giulia ha bevuto 7 caffè in un giorno.
Ok. – Giusto? Bene. – Giusto, giusto, vera, vera, vera. Procediamo Giu, prossima. Allora la prossima,
10- MAI
Molto importante e insomma lo userete molto. Indica che un’azione non viene assolutamente svolta. Esempi.
Camilla non si è mai pentita delle sue decisioni.
Un altro esempio.
Francesco e Simone non hanno mai mangiato il sushi.
Alberto non salta mai la palestra.
Uh, Giu oggi mi stai riempiendo di cose – Di complimenti, va beh dai. – che mi fanno sentire in colpevolissimo. Motivato per fare di nuovo queste cose. Sì, no, giusto, giusto. Falsa ragazzi, però quello è il mio obiettivo. Confermo che… – il mio sogno è quello. – Eh, lo sapevo. Ok. Detto ciò… ragazzi adesso per concludere abbiamo qui la nostra esperta proprio… è proprio un’esperta, quindi io… per me è un onore lasciare la parola a lei in questi casi. Prego Giu. Allora, c’è una cosa importante da dire sugli avverbi di frequenza è la posizione dell’avverbio di frequenza. Gli avverbi di frequenza possono essere messi nella frase un po’ dove si vuole. Per esempio… prendiamo la parola spesso. Possiamo dire…
Spesso vado al cinema.
Vado spesso al cinema.
Vado al cinema spesso.
Però solamente con mai e sempre dobbiamo inserire questi due avverbi di frequenza dopo il verbo, a differenza di altre lingue. Quindi…
Non vado mai al cinema.
Vado sempre al cinema.
Quindi il sempre e il mai dopo il verbo. Non possiamo dire mai vado al cinema.
Ragazzi ci sono però dei casi dove magari nel parlato si può sentire un po’ per enfatizzare la parola sempre o la parola mai all’inizio. Per esempio… «Tu non vai mai al cinema?» E la persona può rispondere «No, sempre, sempre vado al cinema». Ragazzi, questo è il problema delle lingue, nel senso che si possono mettere tutte le regole che si vogliono ma poi nel parlato le regole vengono spesso ignorate, perché… o per enfatizzare qualcosa o perché stai parlando velocemente, cioè ti escono le cose non nel modo poi in cui la grammatica dice spesso. Quindi è per quello che una grande mia motivazione di fare tutto questo è proprio darvi ciò che è giusto eccetera per capire, ma poi… non vederlo come un blocco di marmo, è molto malleabile. Non è detto che perché viene usato in modo diverso sia scorretto. È semplicemente la lingua, la natura della lingua viene senza questo limite delle regole. Le regole le abbiamo create noi esseri umani e poi scritte sui libri, ma… cioè, la lingua viene per… principalmente per comunicare, no? Detto ciò, lascio pure continuare Giulia ma… lo dico questo per chi si stressa cercando di capire tutto e poi magari sente una volta in TV uno che dice una cosa all’opposto rispetto a quello che stiamo dicendo e già va in panico e dice «Ah ma non capisco più niente». No, non pensatela in questo modo capito che… siate più flessibili in questo concetto. Esatto, a volte non ci sono troppe spiegazioni – per queste cose. – Sì. Ok ragazzi, quindi direi che possiamo concludere. Io vi ringrazio per essere stati qui con noi oggi, ringrazio Giulia e… vi ricordo del file da scaricare il PDF che vi aiuterà per chiarire un po’ la situazione di ciò che abbiamo detto oggi. Giu, se vuoi dire qualcosa, se no… Grazie a tutti per aver ascoltato questa lezione di avverbi di frequenza. Grazie ragazzi e ci vediamo nel prossimo video e fateci sapere se… avete altri dubbi o domande, ok? – Ciao! – Ciao ragazzi, ciao, ciao.