Beviamo Un Caffè Con La Nonnina


TRASCRIZIONE:

Ragazzi ciao, sono qui a casa della nonna. Quando uscirà questo video probabilmente io già sarò in Brasile e ho pensato: «Perché non registrare questo piccolo video dove bevo il caffè con la nonna, come ricordo sia per me che per voi? Così me lo guarderò anch’io quando sarò in Brasile». Poi ovviamente tornerò a trovare la nonna l'anno prossimo ma intanto era un ricordo carino. Qui sono a casa sua e qui in alto vedete quei bei ragazzini? Uno è mio fratello e l'altro sono io. Quindi chi sarò io? Io sono questo e questo è mio fratello Andrea. E eccoci qua a casa della nonna.

Detto ciò, questo è il soggiorno e qui è dove registreremo adesso per fare il caffè, una cosa molto naturale come piace a voi, quindi adesso preparo, accendo la luce. Ok, una luce è accesa, due luci accese. Vedrete che la nonna si lamenterà perché ho acceso la luce, mi dirà di accendere solo quella là e non accendere questa. E qui è dove abbiamo registrato anche l'episodio della briscola, che trovate sulla piattaforma di Italiano Per La Vita. Se non siete ancora iscritti c'è la lista d'attesa in descrizione ma… abbiamo fatto un bell'episodio sulla briscola su questo tavolo con la nonna e vi faccio vedere il cassetto magico dove teniamo la briscola. Di solito il cassetto è questo e le carte da briscola sono sempre qui. Però ora non ci sono perché sono qui, perché ci stavamo giocando in questi giorni se no lei le mette qua e le lascia qui così. Ora le tiro fuori dato che sono qua ancora un po' di giorni dalla nonna e chiudiamo il cassetto. Un altro gioco è la tombola. Giocavamo spesso a tombola in varie occasioni. Io con 10 anni, 12 anni, 13 anni giocavo a tombola. Immaginate che bambino anziano ero. Mi ha sempre preso in giro in generale la gente per questa cosa. Mi sono sempre piaciuti i giochi da… chiamiamoli da anziani, ma per me non sono giochi da anziani. Tipo la tombola, giocare a carte o addirittura giocare a bocce, che è un gioco italiano, o addirittura giocare a questi giochi da tavolo tipo dama, scacchi, il gioco dell’oca... qua ci sono tutti. Non giudicatemi. Qui ragazzi un'altra curiosità: il telefono della nonna. Penso abbia più di 30 anni questo telefono ed è ancora così. Non è antichissimo, però non è nuovissimo. Questo è il telefono di casa. A volte funziona, a volte non funziona. Quando io chiamo la nonna a volte riesco a chiamarla, a volte non riesco. Dipende tutto da questo telefono. Cattivo telefono. E qui è il citofono, il citofono della nonna. Quindi se fate così si stacca questo… e non si stacca, ho paura di spaccare qualcosa. Ok. Quindi fa così, lo prende e… come vedete anche questo bello classico di 30 anni fa, minimo. Quindi lo metti qua, anche questo a volte va, a volte non va. Qui si dovrebbe vedere con la telecamerina fuori, quindi è anche tecnologico. È stato aggiornato poi per avere questa parte. E niente, qualche piccola curiosità sul soggiorno della nonna. Mentre là c'è una cosa che ho appena notato. Guardate la nonna dove tiene i regali che le fate? Questo regalo è fatto da una studentessa di Italiano Per La Vita è stata una foto dove vedete c'è la nonna e abbiamo incontrato il primo gruppo di studenti di Italiano Per La Vita nel 2021, se non sbaglio. E qua era estate, qui c'è la nonna, qui ci sono tutti loro ed era molto felice. È un bel ricordo per lei, quindi lo tiene qua in sala che è il posto dove sta più tempo vicino a dove cucina, scalda il mangiare e vicino al suo bel divanetto dove praticamente riposa. Qua vedete che c'è la sua stampella, quella si chiama stampella. Questo mi confondo sempre ma penso si chiami… Cavolaccio! Girello mi avete detto in passato. Non mi ricordo se è girello o se è un altro nome ma… No, no, non è il girello, scusate… il deambulatore. Penso, adesso mi sto confondendo. Adesso mi sto confondendo, ma penso sia un deambulatore, un deambulatore questo. Questa è la sua sedia con tanti cuscini, come vedete ora che si era fatta male alla gamba ha bisogno di più cuscini. Insomma, questo è il suo salottino, la sua TV e adesso andiamo a cercare la nonna. 

Eccola lì! Ah ero lì che mi cambiavo… mettevo su la gonna… Guardiamo, ti stai cambiando? – Ti stai facendo bella? – Eh? Ti stai facendo bella? No, ma sono ancora qui in vestaglia! Wow! Cosa stai facendo adesso? Mi preparo per registrare il caffè. Ah, per il caffè? Allora sto così, andiamo. Va bene così. Perché ho detto alla nonna: – «Adesso registriamo a fare il caffè». – Pensavo di registrare altre robe… Cambiarmi per il caffè, dai! Sì, sì, stai tranquilla. – Stai pure… – Aspetta che metto via la roba. Va bene, ti aspettiamo in cucina. Eccoci, eccoci qui ragazzi, allora… nella bellissima cucina della nonna… Bellissima, c'è qui il mangiare del cane… del gatto. Spiega, nonna, in italiano bene come si fa il caffè. Prima prendiamo la macchinetta. È la moka questa? – Sì, la Bialetti, la moka. – La Bialetti. Dopo prendo l’acqua e sciacquo sempre per la paura che ci sia qualche moscerino. Uh. Mettiamo il caffè. Lo fanno anche loro il caffè… non sono mica… Ecco, la nonna dice che non avete bisogno di imparare da una nonna a fare il caffè, però a me piace comunque vedere una nonna fare il caffè. Eh, beh. Le nonne lo bevono volentieri. Guarda ne metto due, ne metto tanto perché a me piace buono il caffè. Wow! Bravo! – Uh! – Hop! Basta. Così mettiamo via e sta ben fresco. Non bisogna lasciarlo in giro. Lo fanno anche loro, eh! – Dai, chiudi la moka. – Lo fanno mica anche loro i ragazzi. Sciacqua la moka, chiudi la moka, Sempre bisogna sciacquare, sempre. Wow! Ecco, il caffè è pronto, quasi, appena da bollire. Ecco, questo qui ha un po' da… Ok, adesso ha acceso il fuoco e come sapete tutti adesso l'acqua che è qui attraverserà il caffè e da qui sopra, come un vulcano, arriverà il nostro caffè. L'hai fatto decaffeinato o caffeinato? Abbiamo preso questo. Guardiamo quale hai fatto. – Ah, ok.

– Caffè Oro. Ok, ok, caffeinato. Ok, ok… perché a volte lo facciamo decaffeinato… – Prendi giù lo zucchero. – Sì. Chiudi, grazie. Quindi l'ha fatto caffeinato, ok? Normale. Dopo la nonna userà lo zucchero e anch'io un pochino mi sa, oppure la panna, oppure la panna. Adesso vado a prendere la panna. Ecco ragazzi, questa panna in Italia è molto, molto usata. Qua vedete che è scritto «Solo panna italiana» Spray Pan… Spray Pan, la panna. «La sola e unica dal 1968». È da quando sono nato che vedo infatti usare questa panna in Italia. Mia mamma la sceglie spesso. Se venite in Italia provatela. Vero, nonna? Anche se la nonna non ama la panna in generale. No, io non la prendo la panna. Preferisci lo zucchero. Eh, io metto lo zucchero tanto. Sì. Nel caffè io invece dello zucchero preferisco un pochino di panna e io sto benissimo. Guardate qua come sta preparando il tavolo per il nostro caffè. Prima mi mette sempre il tovagliolino sotto, poi mi mette il tovagliolino di carta a lato, poi mi dà la tazzina sempre bella fresca, poi si mette la sua tazzina.

Ok, adesso siamo pronti per il caffè, sento che sta… che sta uscendo. Ecco qua. – Uh, che sta venendo! – Uh! Sta venendo! Senti che profumo! Ferma pure il fuoco. Attenta al fuoco, nonna! No, lo so, sto attenta io. Tiro fuori il primo perché è meno forte. È meno forte, altrimenti ne bevi tanti e dopo… Ecco. Ma il primo non è più forte? No, viene adesso il forte, perché adesso [sta bollendo]. Ragazzi, io sono confuso su questa cosa del caffè meno forte ma… Perché quello che so io nonna è che il primo caffè che esce è ristretto, è forte, no? Ecco, allora è forte. – Allora il tuo… – Bevilo che vedrai che è forte – Il mio è normale. – No, è forte ugualmente. Sì, il mio è normale, ma chi lo vuole ristretto lo prende appena… appena esce, che è il più forte. Il mio è più forte. Me l'hanno detto anche a me, ma io lo trovo più forte… – Però la nonna… – No. ha le sue idee, quindi accettiamo. 

Con “il primo caffè” si intendeva il primo che esce dalla moka, non il primo che viene versato. Il primo goccio di caffè che esce dalla moka è più forte e viene definito “ristretto”. Quindi, io e la nonna non ci stavamo capendo perché stavamo parlando della stessa cosa, ma in modo diverso. 

Vuoi il dolcetto? Io non voglio dolcetti, ma grazie per l’offerta. Vediamo qua, cosa ci offre la nonna, ci offre… ci offre una ciambella, ci offre una briochina, ci offre un plumcake. Che offerta! Queste sono classiche briochine da nonna in Italia. E io non… non penso di mangiarne neanche una. Sto con la panna e il caffè. Io lo zucchero. Dov'è il tuo caffè, nonna? – Ah! – Ha perso il caffè. E tu dici che è più forte, guarda! – Eh. – Guarda! – Attenta, attenta. – Meno forte il primo, cara! Non so sulla base di cosa, però fidiamoci della nonna. Ma guarda, è qui da vedere. Non è una cosa da fidarsi, è qui da vedere. Vedi? Non è che sia una bugia. Non ho voglia di discutere nonna. Fai a meno. – Sì, quindi… – Faccio a meno anch’io. quindi ti do ragione. – Eh… – Hai ragione. Tanto! Io non cambierei, eh! Ok, hai messo quanti cucchiaini? Io ne metto sempre due, perché a me piace lo zucchero. – Ok, quindi hai messo due cucchiaini? – Dovrei prenderne con uno… ma mi sono abituata così. Adesso invece ho tolto il tappo alla panna e guardate come si fa. Basta fare così… La nonna dice di agitare la panna. Non l'ho agitata ma dovrebbe andare bene perché l'abbiamo usata in questi giorni. – Guarda là. – Ed ecco qua, un po' di panna. Vediamo se vi metto a fuoco, ok. Quindi vedete che bellezza? La panna si mischia col caffettino – e poi la potete o...

– Vedete il mio così liscio? Eh, il suo anche liscio, buonissimo. – A me piace liscio, con lo zucchero. – Potete, eh… o con lo zucchero o zucchero e panna o con la panna o senza niente ma… quando sono dalla nonna, dato che ha la panna faccio così e diventa una bella cremina e poi lo si beve, – lo puoi prendere un po' col cucchiaio… – Buono, col cucchiaio… col cucchiaio così, con un po' di panna, oppure lo puoi bere direttamente dalla tazzina. Visto che è piena, facciamo col cucchiaio. Ok ragazzi, allora… beviamo il caffettino con la nonna. Nonna, vuoi dire qualcosa? No, sono contenta che sei qui a bere il caffè. Anch'io, facciamo… to', facciamo cin cin, vai! – Cin cin. – Cin cin! – Il mio è più buono. – Buono. Io penso che il mio sia più buono. Perché metto lo zucchero. Molto buono, ragazzi. E ora faccio una cosa che faccio sempre… e io metto la panna e lei continua a dirmi: – «Basta con la panna» e mi dice...

– Basta con la panna! «Metti un po' di zucchero». Quindi è un litigio tra panna e zucchero e io… ignoro che mi dice di mettere lo zucchero – e continuo con la panna, giustamente. – E io ignoro la panna… perché io continuo con lo zucchero. È vero, è vero anche quello. – Io le dico di mettere la panna… – La bella cosa è andare d'accordo sempre. Quindi io e la nonna ci ignoriamo a vicenda. I suoi commenti io li ignoro, lei ignora i miei e siamo entrambi felici così. Certo. La vita è breve. Bisogna godersi anche la gioia della vita, che è da… – La vita è breve, però tu hai già 90 anni. – 90 anni. – La tua vita è stata lunga. – Io ringrazio il Signore che mi ha fatto vivere bene. Eh sì, speriamo… – speriamo che ci sarà… – Guarda che qua c'è il caffè. Eh no, aspetta. – Io sì. – Ho ancora la tazzina piena. Ecco, altra cosa. Ho ancora la tazzina piena e la nonna arriva con nuovo caffè. – Eh! – Anche questo devo ignorare e dire «No, nonna». Mangia la briochina, che ti fa bene. Questa! Non ho voglia, grazie. Bom. Non ho voglia. – Neanche i biscotti? – Io vado di panna. Guarda lì che roba, ingrassa. No è buona, perché è buona la panna è buona. – Se è fresca...

– Non si vede ma è una… – è una roba buonissima. – Poi è fresca. Nonna… quando… quando uscirà questo video – va bene… – su internet… io sarò già in Brasile. Vuoi dirmi qualcosa? Immagina che io sono già in Brasile, – dimmi qualcosa. – E arrivato. Già arrivato. Di venire a casa. Di venire a casa, io ti dirò sempre così. «Vieni a casa». – «Vieni alla tua casa». – Arrivo, arrivo. Arriverò, arriverò. Non andarci. Non andarci. Eh no, lo sai che devo andare adesso. Eh sì, lo so, ma alla nonna spiace. Lo so che spiace, è per quello che spero che tu vivrai ancora tantissimo… – Eh… – e soprattutto che mi rispondi al telefono. – Eh, se sento, certo. – Sì. Ma anche perché il tuo telefono lo sai che – a volte va e a volte non va. – E a volte non va. Non so perché, quella lì è una cosa che non so, eh! Eh, neanche io. 

Ecco ragazzi, sono qui che sto finendo il mio caffettino con la panna. La nonna ha già finito. Vuoi salutare nonna? Augurare un buon caffè a tutti? Vi saluto tutti. Un bel bacione dalla nonna a tutti. Vi vorrei vedere di persona, siete tanto bravi. Continuate a essere bravi e studiate, studiate. Ragazzi, io vi ricordo di fare una cosa: ascoltate Le 7 Regole di Italiano Automatico vi aiuteranno moltissimo nel migliorare il vostro italiano. Vi mando un bacione e mi raccomando studiate. Dalla nonna, tanti bacioni a tutti e a presto. 

Ok ragazzi, ce l'abbiamo fatta. Sarò molto contento anch'io di vedere questo video, spero vi sia piaciuto condividere questo momento semplice con la nonna. Il caffè lo facciamo sempre così. Di solito quando vengo quasi ogni giorno ne beviamo due o tre. E niente, quindi qua vedete… Ricordatevi che la nonna vi ha detto: «Studiate, studiate». Ecco, giustamente la nonna ha detto: «Studiate, studiate», quindi studiate, mi raccomando. E noi dal caffettino vi mandiamo un bacione, vi auguriamo una bella giornata, una bella settimana e mi raccomando, ascoltate il video più volte per imparare sempre meglio l’italiano e soprattutto Le 7 Regole, ok? Utilissime, le trovate sempre gratuitamente sul canale YouTube e dovete ascoltarle tantissimo per veramente capire il metodo e migliorare sempre di più. Un bacione e a presto.

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