TRASCRIZIONE:
Ragazzi, oggi è un giorno molto speciale e quindi per tutti i giorni molto speciali bisogna avere la nonna. E quindi siamo qua con la nonna in occasione della riapertura delle iscrizioni a Italiano Per La Vita.
La nonna ha compiuto a marzo 90 anni e quindi… nonna, come ti senti a 90 anni? Mi sento bene. Certo, non posso correre, non posso… Però tanto che il Signore mi lascia così, io sono contenta. Sì? Bene, bene. Sì, sì.
Allora ragazzi, ho preparato qua delle domande che leggerò per la nonna. Vediamo come se la cava la nonna a rispondere a delle domande, dopo ormai dieci anni che lavora su YouTube. Sì, tanti anni così. Dieci anni, dieci anni. Allora… Nonna… Passano gli anni, hai visto? Molto, molto… molto velocemente. Allora, allora, allora…
Cosa vuoi dire a tutti coloro che ti hanno fatto gli auguri per i tuoi novant’anni?
Li ringrazio tanto, sono stati tanto carini, perché conoscere dei giovani che ti guardano ancora, ti parlano ancora, è una bellissima cosa. Bene, quindi… Ecco, perché… ci sono quelli che… i ragazzi di adesso sono un po’… Invece no, io ho avuto sempre occasione di trovare bambini, ragazzi bravi e buoni e li ringrazio tanto di quegli auguri che mi hanno fatto e li ricorderò sempre. Bene, quindi sei stata contenta. Sì, molto contenta, sapendo che ci sono ancora ragazzi bravi, così, ecco… Poi… che ricordano gli anziani, ecco. Poi… Non solo io, bisogna ricordarli sempre gli anziani, tutti. Giusto e poi 90 anni sono 90 anni. 90 anni sono tanti. Incomincio a perdere anche la memoria. Bisogna rassegnarsi, il Signore ha voluto così e avanti. Però ragazzi è diventato divertente, perché la nonna ha due stampelle, no? Ne usa una e lascia l’altra e non trova più l’altra. Poi ritrova l’altra stampella. E non trovo questa. E non trova quell’altra. Continua… la sua giornata è cercare la seconda stampella. Sempre, girare e cercare. Adesso non so dov’è. L’avevo qui questa mattina, non so dove l’ho messa. Esatto. Adesso devo andare giù, devo andare su, devo girare per trovarla. Dopo lascio in giro l’altra. Esatto. Quando trova l’altra… Mamma mia. Magicamente ha perso l’altra. Mamma mia… Quindi rimane sempre con una stampella e quando… Rimango sempre con una. E quando ne ho due, mi siedo. Quando finalmente ha due stampelle, dice: «Ok, l’obiettivo è raggiunto» e si siede a guardare la televisione. Mi siedo quando mi passa l’ansia che ho che non la trovo, dopo con la calma vado e la trovo. Giusto, giusto. Ecco, hai visto? È così il passatempo. Mi sembra giusto.
Ora che la nonna ha risposto alla prima domanda, possiamo passare alla seconda. Allora… è un po’ connessa a… a quella che ti ho appena fatto, ma…
Come’è pensare che hai vissuto già novant’anni?
Che sono più di… Io ho 28 anni, quindi vuol dire che dovrei vivere un’altra vita, un’altra vita e ancora avanzerebbero degli anni. No, non tu… 30, 60… Io ho 28… 28… Sì, ma mettiamo 30. 30, 60, 90… Sarebbero ancora due vite. Com’è? Eh beh, niente, le ho passate bene, come ti ho sempre detto. Una famiglia buona, i miei nipoti… voi siete tutti e due bravi, tutti e due buoni e le vostre fidanzate mi piacciono, sono brave. Mia moglie. È tua moglie e mi piace tanto, vi siete sposati. E vivo vedendo i giovani che stanno bene così, che non fanno delle cose brutte, come succede che si vede in televisione. Io sono contenta a vedervi così. Che siete bravi, basta. Bene, mi fa piacere. Se ho anche vissuto così è perché ho avuto una famiglia sana, che mi ha sempre protetto, che mi ha sempre voluto bene, che non mi ha dato dispiaceri e così è andata bene. E poi l’altro tuo segreto è che bevi tre, quattro caffè al giorno con lo zucchero. Ah, io sempre con lo zucchero. Anche… prima mangio un cucchiaino di zucchero. Ha detto che si sveglia la mattina adesso e mangia un cucchiaio di zucchero. Quando vengo su, intanto che aspetto il caffè. Un pochettino di zucchero, così. Perché a me lo zucchero mi ha sempre fatto bene, non so perché. Perché c’era un periodo che io litigavo con la nonna. Le dicevo che… che mangiava troppo zucchero e lei per vendicarsi metteva due cucchiai invece che uno. Io sono sempre stata bene. E mi diceva: «Tiè». Eh, guarda che io sto qui in piedi. Eh! Poi adesso… prossimo obiettivo 100 anni? Eh, basta adesso. Adesso più… adesso però desidero anche… stare in casa. Non esco più, perché ho paura di cadere di nuovo. Però la mia vita l’ho fatta e sono contenta. Bene, mi fa piacere. E ragazzi, visto che la nonna è contenta, vi ricordo della riapertura delle iscrizioni a Italiano Per La Vita. Sono aperte in questo momento per poco tempo e all’interno della piattaforma ci sono già tre episodi con la nonna, più altri… già penso più di nove episodi di espressioni e un episodio con la nonna e riguardo alla briscola che ti ricordi? Avevamo spiegato bene… Sì, sì… il gioco della briscola. Il… Un altro episodio invece è lungo, è il primo episodio di Italiano Per La Vita in onore alla nonna sulla sua storia da quando era bambina, la guerra e tutto ciò che ha vissuto. Anche riprendendo le sue foto un po’ originali e storiche e l’altro episodio è su degli oggetti antichi della nonna. Ti ricordi che abbiamo fatto… Sì… il video sugli oggetti più… sì, sì… che ama di più nella sua casa, ok? Quindi mi raccomando, iscrivetevi a Italiano Per La Vita intanto che le iscrizioni sono aperte, perché chiuderanno presto. Ma detto ciò, continuiamo con le domande per la nonna. Allora, prossima domanda, nonna…
Qual era il tuo più grande sogno quando eri giovane?
Di formare una famiglia bella, una famiglia buona. Ed è come è stato perché tuo nonno era buonissimo, voi siete buoni… Sì. allora il mio sogno si è realizzato. Ok, quindi dimmi… dimmi qual era la caratteristica che ti piaceva di più del nonno. A me cosa piaceva del nonno? Sì. Tutto… se l’ho sposato! È perché l’amavo, gli volevo bene e mi piaceva. Un bellissimo signore, era buono, mi faceva compagnia. Quando andavamo via andavamo insieme e non desideravo altro. Bene. Bene, bene, bene. Dopo è nato tuo papà, era buonissimo anche lui. Lo sai che ha preso… lo sai che ti aveva detto che era il primo della classe. Era bravissimo… eh… E cosa volevi di più? Io l’ho conosciuto poco il nonno, è per quello che ti chiedo. Perché quando è morto io avevo otto anni? Più o meno? Sì, sì, sì. Eh… Quando andavate giù a… Sei anni avevo? O sette… Sei, sette anni. Ero piccolissimo. Eri piccolino. Però mi ricordo… mi ricordo quando andava a funghi che abitavate nell’altra casa che eravamo là alle Roncaglie, che tornava senza maglietta al sole con il cestino di funghi. Sì eh, sì eh. Bello. Era bravo, era bravo. Buono, non si arrabbiava. Sì, sì, sì. Ecco. Bene. Ero più io, ma lui era buono. Eh, la nonna… la nonna era più cattiva del nonno. Ah sì, io ero un po’ più… Severa. Vivace, ecco, sì… Severa, severa. Però a lui piaceva così, perché lui rideva, faceva quella risata…
Passiamo alla prossima domanda. Guardiamo… Sei emozionata per la prossima domanda? No, no, no, no. Falla, falla.
Un posto che ti è rimasto nel cuore.
Che mi è rimasto nel cuore? Un posto… nella tua vita. Roma. Roma? Roma quando sono andata a vedere… sulla tomba di Papa Giovanni. Ti ricordi dov’era la sua tomba? Sì, sono andata in Vaticano. Ah, ok. Ho fatto una via lì che… Tanto più che papà… noi abbiamo pensato: «È là Papa Giovanni!» perché c’era tanta gente. Ah… C’erano tutti i papi. Ah, dove c’erano le tombe… Tutte le tombe dei papi. Noi guardando giù abbiamo detto: «Dove sarà il Papa Giovanni?» Non puoi sbagliare, è dove c’è tanta gente. Ah, ok. E io ho visto tanta gente. Era là il Papa Giovanni, la sua tomba. Ok, ok. Roma mi è piaciuta, dopo mi sono piaciute tutte le città. Ma Roma mi è piaciuta tanto. Roma ti è rimasta… Ci sarebbe Milano… Milano anche? Sì… Però Roma… Roma bellissima. Poi c’è spazio anche per girare. C’è più… Invece Milano è più piena, più… No poi là c’è il Vaticano che a te piace. C’è il Vaticano, mi piace. Sei andato su a Villa Borghese, sei andato a vedere tante cose, a Cinecittà… abbiamo visitato tutto quello che… Dentro no, non si poteva. Eh… Ma fuori abbiamo passeggiato. Così Roma, bella. Sì. Bene ragazzi e io concordo con la nonna sul fatto che Roma è spettacolare. Io l’ho vista solo una volta da piccolo. Vergogna a me che non ci sono ancora ritornato, ma devo tornarci presto con Isa perché è vicina… Facendo da Brescia a Milano poi passi a Firenze, poi arrivi a Roma. È facilissimo col treno in Italia, quindi devo assolutamente tornare a Roma.
Allora, questa ti piace. I nostri studenti amano molto la cucina italiana. Infatti in Italiano Per La Vita abbiamo già visto la carbonara, le lasagne. Vedremo presto il tiramisù. E la domanda è:
Qual è il tuo piatto preferito?
Casoncelli. I casoncelli oppure gli gnocchi. Gnocchi. Ma i casoncelli è il primo. Ragazzi, la nonna è andata a prendere i casoncelli per farveli vedere. I casoncelli adesso li apriamo, così vedete… Li facevo sempre io. Questi sono i casoncelli. Però il mio è diverso… Eh, è una forma… Questo qui è rotondo. Una forma… Diciamo che, no… Diciamo… No, i ravioli, i ravioli! I ravioli questi. I casoncelli sono diritti. Diritti. E allora ragazzi… questi sono ravioli. La nonna si è confusa. Però i casoncelli sono simili, sono con una forma diversa, e sono… Diritti… Ecco, guarda che ti faccio vedere… Sì. Così, li tiri giù a metà è un casoncello. Diritto. Il raviolo è la prima volta che lo vedo anche io. Ecco, comunque, questo non è un casoncello. Faremo vedere una foto dei casoncelli. Sì, li faremo vedere. Questo è un raviolo, va bene? La prossima volta compro i casoncelli. Perfetto, grazie nonna. Possiamo allora procedere alla prossima domanda.
Qual è il piatto che invece proprio non ti piace?
Io non ne avrei. Non saprei. No, io non ho mai avuto una cosa che non mi piace. Mi piace tutto. Come no? Non ti piace il pesce crudo! Ah, il pesce eh… ho un po’ paura per… a mangiarlo, però mi piace anche quello. Non saprei quello che non… Mah, non so. Ti piace tutto? Tutto. Fantastico. Eh sì, io non ho mai rifiutato niente. È vero, posso confermare. Quindi, bene. Non ho mai rifiutato. Alla nonna… La minestra, la polentina… tutto. Alla nonna piace tutto, quindi passiamo alla prossima domanda.
Qual è un consiglio che vorresti dare ai nostri studenti?
Di fare i bravi, continuare a volersi bene tra amici. Quella è una cosa principale, poi guardare di essere sempre gentili con i genitori, con le famiglie. La gentilezza è una cosa meravigliosa. Perché dovremmo distinguerci da tutti. Noi italiani poi siamo bravi su questo. Ecco, quella è la cosa che mi piace di più, vedere i giovani che lavorano, che studiano, che giocano. Ecco… Però nonna… Allegria. nonna ti devo correggere su una cosa. Perché la nonna ha detto che gli italiani sono bravi a essere gentili e tutto. Sì, molti italiani sì, ma… specialmente nelle… nei servizi pubblici io ho sperimentato molta maleducazione. Eh, sì. Eh beh, vedi… è arrivata adesso, eh. Quando noi eravamo giovani non eravamo così. Eravamo più gentili, più educati, nonostante non avevamo l’istruzione che hanno adesso, eravamo educati. Adesso hanno perso tante cose. Hanno studiato di più, ma l’educazione è quasi a zero. Ma anche nelle questure, negli ospedali, alle Poste… No, no, no… Ho incontrato tantissime persone… Non ti danno la precedenza neanche se sei vecchia, neanche… No, ma anche… Ma anche maleducati, ti trattano male. Maleducati, maleducati. Ti trattano male. Non tutti, non tutti. No, no, ci sono anche… ce ne sono diversi anche buoni, te l’ho detto. Ma c’era educazione. Noi non avevamo l’istruzione, ma educati sì. Ecco, e… e lo volevo dire perché io amo l’Italia, è un Paese bellissimo e tutto ma… No, è cambiato. Mi dà molto fastidio questa cosa della maleducazione… come ti trattano a volte. Maleducati, maleducati. Concordo e però ecco ragazzi, non voglio scoraggiarvi dal visitare l’Italia, ovviamente. No, adesso non sono mica tutti così. Però a me piace dire… a me piace dire la verità su queste cose e… ci sono tante persone meravigliose in Italia. Nessun Paese è perfetto. Sì, bravi tanti sì. ma coi servizi pubblici, eccetera… per le cose che ho dovuto risolvere io negli ultimi quattro anni, spesso e volentieri ricevevo risposte maleducate, senza pazienza, senza chiarezza. A me dà molto fastidio. Comunque, passiamo a un argomento più divertente. Vai nonna, allora… ai nostri studenti diciamo sempre che per imparare una lingua è utile anche ascoltare la musica.
Qual era l’artista italiano che ti piaceva di più ascoltare o che ascolti ancora ora?
Il cantante? Il tuo cantante preferito. Mah, ma ce ne sono… ehm… quel Gigli, quello che canta… Eh… uh, uh… Eh, il coso… Gigli... come si chiamava? “Mamma”… Quello che canta “Mamma”. Gianni Morandi? No, anche quello mi piaceva. Quello che cantava: «Mamma son tanto felice, perché ritorno da te». Me l’ha già detto varie volte la nonna, non mi ricordo il nome. Claudio Villa? Claudio Villa a me piaceva. Claudio Villa, Claudio Villa. Mi piaceva tanto. E poi ce n’era un altro, neh? Sì, ce n’era dopo tanti… tutti se sono cantanti è che sono bravi, eh. Beniamino Gigli. Ah, Beniamino Gigli poi era uno… uno stupendo! Quello ha fatto “Mamma” prima ancora. Eh, sì, sì, quella l’ha fatta lui. Beniamino Gigli. Beniamino Gigli. Poi lui cantava anche tanto bene. Ok. Metteremo il nome qua sullo schermo. “Mamma” di Beniamino Gigli era una delle canzoni preferite della nonna. Sì, sì. E... ok. Quindi grazie per il consiglio. Adesso ti chiediamo… Ah, ecco ragazzi. Riguardo alle canzoni italiane anche, sulla piattaforma, per chi è iscritto a Italiano Per La Vita e chi si iscriverà in questi giorni, c’è anche una nuova attività che si chiama Cultura dal Vivo e lì vediamo cose proprio culturali italiane che anche sono contemporanee e un argomento di Cultura Italiana dal Vivo che abbiamo già fatto quest’anno è sulla musica italiana, quindi anche lì vi diamo consigli di artisti da ascoltare e vedremo in futuro anche ancora più musiche italiane, artisti che potete scoprire per imparare sempre meglio l’italiano. Tra le donne c’è la… Orietta Berti era brava. Vai, dì alcuni artisti che ti piacciono. Orietta Berti, Beniamino Gigli, Claudio Villa…
Eh, dopo tanti… Gigliola Cinquetti… Gigliola Cinquetti è ancora brava anche adesso, ha cantato che è mica tanto. Poi? Eh, dopo… Basta? Non ti ricordi i nomi? No. No, mi è partita… Guarda, la memoria è partita. Dove è andata? Al mare? È andata… È andata su… in paradiso. Aspetta me… No, dai! Che ti aspetta? Bene ragazzi, allora… direi che nonna, allora… io ti ringrazio. Ti ringrazio per essere stata qui oggi e… E io sono contenta di aver parlato con i giovani, perché so che siete tutti bravi tutta gente brava e di quello sono contenta. Eh sì eh, quello sì. Vi aspettiamo tanto in Italiano Per La Vita. Questa è una cosa bellissima. E poi si può anche imparare a casa, neh? Facciamo… È a casa che imparano loro? Sì, da casa. Da casa è bellissimo! Stanno tranquilli a casa loro e fanno tutto. Esatto, esatto. Io ringrazio invece la nonna per essere stata qui oggi. Non guardare l’italiano, perché adesso qui ho parlato un po’… Ecco, scusateci per gli eventuali errori. Sì, perché sono un po’ confusa adesso. Sono 90, insomma. Ecco, non c’è niente da fare. Sì, sì, sì. E come vedete io e la nonna siamo… non prendiamo quasi mai il sole. Io pensavo di essere bianco, ma la nonna mi ha battuto oggi. Eh… Perché… È un po’ che non prendo il sole. Esatto. Adesso non posso più perché ho già il giramento di testa, se vado sotto il sole non mi alzo neanche. Eh, perché prima a volte la vedevo in giardino. Adesso non l’ho vista neanche una volta in giardino in questi giorni. No, no, ho paura di cadere. Sì, sì, quello è… Ho paura di cadere, è una cosa che mi e rimasta. E poi è vero, perché… a essere anziani non c’è niente da fare. Sì, da quando è caduta non è più uscita in giardino da sola. No, no. Ti manca? Sì. Eh… Mi manca tutta la natura, così. Fortuna che qui davanti posso vedere le mie montagne. Eh, poi qua abbiamo i suoi fiori dai almeno… Un po’ di fiori… Guardate qua… Un po’ di tutto… Così… e allora il tempo… Almeno ti sembra di essere nella natura, vedi qua? Sì, ecco. Ecco. Un po’ di fiori… Coltivo ancora un po’ di fiori, ma ho paura per la testa. Sta andando. Però hai fatto… State bravi giovani, tutti, anche gli altri. Tutti, neh? Tutti. Perché il tempo passa veloce. Sono già 90 anni e non mi sembra, eh? Hai fatto amicizia anche con i gatti? Sì, un po’ di gatti… Eh sì, vengono tutti qui a mangiare. Eh, beh. Racconta del gattino che hai salvato, che stava morendo in montagna e l’hai trovato lì da solo. Mica io, la tua mamma! Sì, però poi è venuto… È andata su la tua mamma dietro la montagna a prenderlo, perché era piccolino, piccolino… tutto senza pelo, niente. L’ha preso e lo abbiamo portato giù. Siamo andati a prenderci il biberon, abbiamo cominciato a curarlo. Adesso è un gattone che fa disperare. È diventato grande, sano… Eh… È tremendo! Mi salta di qui, salta di lì! Proprio… però è qui. Torna sempre dalla sua mamma, che sei tu. Bene, allora la nonna saluta pure. Noi vi aspettiamo in Italiano Per La Vita e ringraziamo tutti. Veramente, gli studenti hanno mandato più di 100 messaggi di auguri per la nonna. Le hanno inviato i regali a casa. Non abbiamo parole per ringraziarvi. Non abbiamo parole sul serio per ringraziare tutti. Però vi dico una cosa, non disturbatevi. Non disturbatevi per me, che io sto bene. Vi saluto tanto io e… una volta tanto mi farò sentire, quando fa le… Quando fai qualcosa io ci sarò. Benissimo. Per salutare tutta questa brava gente. Allora ti aspettiamo per il prossimo episodio, anche su Italiano Per La Vita. Preparati, perché ho preparato… Ah ecco, l’Italiano Per La Vita, sì. Ho preparato un’altra cosa interessante. Quindi vedi di stare in salute fino a cent’anni. Mi raccomando. Oh! Oh, oh! Non esageriamo, eh! Fino a 105, allora. Eh, non esageriamo ancora. Dai, adesso allora andiamo avanti.
Un abbraccione a tutti. A tutti, anche a quelli che conosco faccio tanti saluti e anche agli altri. Voglio tanto bene a tutti. E ciao, ciao! Vi saluto. Ciao. Ciao a tutti! Ciao, ciao. Ciao, ciao.
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