Ciao carissimi! Bentornati per i verbi irregolari. Chi può esserci qua per scoprire i verbi irregolari se non la grande Giulia? Ecco, ci sono io di nuovo, un’altra volta. Ormai per la grammatica l’abbiamo ingaggiata… Adottata… Adottata per aiuto grammaticale, forse più per me che per voi. Io ero in panico, vedo una cosa grammaticale, comincio ad andare in panico e col supporto di Giulia mi sento più sicuro.
Ragazzi, quindi con l’aiuto di Giu, vedremo insieme oggi questi verbi e quindi direi che possiamo partire col numero uno. – Iniziamo. – Prego Giulia. Ragazzi, prima di iniziare, vi ricordiamo anche che avete il PDF in regalo da scaricare, con tutti questi verbi irregolari di cui parleremo adesso. Allora, iniziamo col primo importantissimo, il verbo ESSERE, che è un verbo che può essere utilizzato da solo, ma può essere anche un verbo ausiliare, cioè che aiuta altri verbi, per esempio nel passato prossimo o in altri tempi composti si trova il verbo essere più un altro verbo. E questo verbo è irregolare, come abbiamo detto, infatti non diciamo: «Io esso bravo», ma diciamo: «Io sono bravo». La radice e la desinenza insomma sono differenti da un verbo regolare. Vediamo altri esempi:
Oggi sono molto felice
Oppure:
Io sono italiana.
Allora ragazzi, alla fine di ogni verbo, diremo anche tutta la coniugazione del presente del verbo irregolare, così avrete degli esempi. Il verbo essere in questo caso è così:
Io sono
Tu sei
Lui/Lei è
Noi siamo
Voi siete
Loro sono
Esatto. Bravissima Giu. Passato l’esame. – Giu ha passato l’esame, bene. – Ok. – Passiamo al secondo… – Secondo. il secondo verbo, che è il verbo AVERE. Anche questo verbo può essere usato da solo o come ausiliare e anche questo ovviamente è irregolare. Vediamo adesso due esempi e poi la coniugazione.
Luca e Marzia devono studiare per l’esame di medicina.
Dovrai lavorare anche nel fine settimana.
Adesso la coniugazione.
Io devo
Tu devi
Lui/Lei deve
Noi dobbiamo
Voi dovete
Loro devono
Prima di continuare col sesto verbo irregolare vi ricordiamo del PDF in regalo, vi aiuterà molto a ripassare quello che stiamo vedendo in questa lezioncina e detto ciò, procediamo con… il prossimo verbo che è VOLERE. Usatissimo, vediamo due esempi con tempi diversi e poi vediamo il presente indicativo, ok?
Quel bambino vorrebbe giocare con te.
Martina vuole uscire con Luca.
La coniugazione è questa:
Io voglio
Tu vuoi
Lui/Lei vuole
Noi vogliamo
Voi volete
Loro vogliono
Vi ricordo che nelle frasi esempio che facciamo i tempi sono diversi, vi stiamo dando solo il presente indicativo ma il modo migliore ovviamente per impararli nel tempo è veramente continuare ad ascoltare l’italiano in situazioni diverse film, musiche, libri un po’ di tutto e lì assorbirete sempre di più i vari modi di usare questi verbi. Detto ciò, passiamo al prossimo con Giulia. Verbo numero sette dei verbi irregolari, il verbo SAPERE. Allora, questo verbo è abbastanza complicato nella prima persona, infatti è io so, quindi molto diverso dall’infinito sapere e vediamo alcuni esempi:
Mise è un passato remoto. Allora, molto complicato, il passato remoto è pieno di verbi irregolari e non preoccupatevi ma è il passato remoto del verbo mettere. L’importante è che il vostro cuore sia in pace con la frase di Giulia che dice «Non preoccupatevi». Io sono già tranquillo, almeno io nel mio caso. Ok. Passiamo all’altra, anche questa al passato remoto.
Fantastico. E con questo ultimo verbo ragazzi possiamo celebrare. Vi ricordiamo del file in regalo da scaricare qui sotto, mi raccomando, in descrizione, per aiutarvi con l’argomento di oggi. Io ringrazio Giulia per averci messo il cuore… usiamo il verbo irregolare – Bravo. – averci messo il cuore. E poi usiamo altri verbi irregolari. Per essere stata qui con me oggi. Poi, per aver saputo cosa dire per aiutarvi. Per non essere uscita scappando. Per non essere uscita scappando dalla stanza. E per volermi così bene e per avere… e per non essere andata via… e per aver fatto del suo meglio, aver avuto successo, – ed essere una grande persona. – Mamma mia! Ok. – Non li ho usati tutti però. – Quasi, quasi. Ragazzi, noi vi salutiamo. Un abbraccione e al prossimo video. – Ciao ragazzi! – Ciao, ciao.